Cronaca

Denise Pipitone, Twitter contro tv russa: “Vergogna”

Ira degli utenti: "Il modo in cui stanno trattando il caso in Russia è agghiacciante"

Piera Maggio non si merita tutto questo”. La scomparsa di Denise Pipitone approda sulla tv russa e Twitter si accende contro la trasmissione in possesso dei risultati del Dna della giovane Olesya Rostova, ventenne alla ricerca della madre che per alcuni potrebbe essere la piccola scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo.

Potrebbe, perché al momento i risultati del test rimangono un mistero che sarà svelato nel corso della prossima puntata in onda domani.

Denise Pipitone, Tv russa rimanda la messa in onda della trasmissione

Troppo per gli utenti del social, che ora accusano il programma di “speculare sul dolore di una famiglia“, di aver “messo in scena una truffa“, “una montatura” e “una buffonata”, e di “spettacolarizzazione che supera addirittura quello di alcune trasmissioni italiane”.

Una “vergogna”, il commento più gettonato sul social. E il sospetto, alimentato da un misterioso utente russo su Instagram che ha pubblicato alcuni commenti sulla vicenda, è inoltre quello che Olesya in realtà sia “solo un’attrice”.

Decine di Tweet

“Un abbraccio a Piera Maggio che spero non stia seguendo tutto questo squallore made in Russia”, “sto seguendo la vicenda di Olesya Rostova e devo dire che il modo in cui stanno trattando il caso in Russia è agghiacciante”, “un pensiero ed un abbraccio grande a Piera Maggio che da donna dignitosa e posata come ha sempre dimostrato di essere, si è trovata in mezzo a questo scempio! La vita è già stata abbastanza crudele con lei, questo teatro mediatico poteva esserle risparmiato!”, sono solo alcuni delle decine di tweet comparsi sul social dal pomeriggio.

Caso Denise Pipitone, il giallo del Dna

La Tv russa che tiene in pugno, sfruttandolo per l‘audience, il caso di Olesya Rostova, la ragazza che cerca i genitori, non molla. Non vuole rendere pubblici i risultati degli esami del gruppo sanguigno e del Dna ai quali è appesa la speranza di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone scomparsa nel settembre 2004 a Mazara del Vallo.

Tutta Italia con il fiato sospeso

Dall’Italia chiede la risposta alla domanda: quella ragazza è sua figlia? Ma, anche se la trasmissione è stata registrata, si rimarrà con il fiato sospeso fino alla messa in onda di mercoledì 7 aprile.

Tv1 ha registrato la puntata di “Lasciali parlare”, che andrà in onda mercoledì e vuole alzare la suspense chiedendo a tutti i partecipanti, anche ad altre donne dell’est Europa che cercano la propria figlia, di mantenere il segreto su ciò che verrà svelato nel corso della trasmissione.

Dopo aver gridato che non è possibile accettare ricatti dall’emittente, l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, ha detto di aver ricevuto una mail dal legale di Olesya, ma di non poter dir nulla perché deve rispettare l’embargo.

“L’avvocato di Olesya conferma la volontà di cooperazione con noi e accetta la richiesta di fornirci i risultati degli esami scientifici sulla ragazza prima del collegamento – ha detto Frazzitta -. A questo punto parteciperemo alla registrazione del programma con la Tv russa”.

Il legale ha aggiunto che l’esito degli esami verrà “subito comunicato alla Procura di Marsala” che indaga sul caso e che “verrà mantenuto il riserbo fino a mercoledì”.

Piera Maggio non parla

Fa sentire la propria voce con qualche post sulle pagine di Facebook dicendosi, insieme col padre naturale di Denise, Piero Pulizzi, “cautamente speranzosa. La speranza di ritrovare e riabbracciare nostra figlia non è mai venuta a mancare. Attendiamo senza illuderci”, dice.

17 anni dalla scomparsa

A 17 anni dalla scomparsa, dopo innumerevoli segnalazioni, un processo (la sorellastra di Denise accusata del rapimento è stata assolta, mentre il reato di favoreggiamento per il suo fidanzato è stato prescritto), le dichiarazioni di un presunto pentito che ha parlato anche con diversi particolari dell’omicidio della bambina, la vicenda di Denise tiene ancora tutti col fiato sospeso e spacca con quest’ultima vicenda l’opinione pubblica: c’è chi dice che la giovane russa ha poco o nulla di Denise e della madre e chi invece nota somiglianze.

Il sindaco di Marsala

Il sindaco di Mazara dell’epoca, Giorgio Macaddino, dice: “La nostra speranza è quella che Olesya sia davvero Denise e così si possa rimarginare quella ferita aperta 17 anni fa e mai chiusa”. “Ricordo ancora quei momenti bui e indelebili per l’intera comunità mazarese – ha affermato Macaddino – che segnarono una profonda ferita nel mio cuore”.

In Comune, proprio in quei primi giorni di settembre 2004, avvenne una riunione tra gli investigatori della Procura di Marsala (guidata dal procuratore Antonino Silvio Sciuto), l’ex prefetto di Trapani Giovanni Finazzo e i vertici delle forze dell’ordine che cercavano sul territorio la piccola scomparsa. “In questi lunghi anni è rimasto un grande dubbio su come sia scomparsa Denise. Chi sapeva e ha taciuto, penso che non troverà mai il perdono di nessuno”, ha concluso Macaddino.

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