Cronaca

Depressione, insonnia e rabbia: così il Covid ha distrutto la salute psicologica dei lombardi

"Si potrebbe ipotizzare una sindrome da stress Covid-19 che si riattiva ad ogni ondata in cui il virus riprende forza" afferma il professor Rizzi

Depressione, ansia, rabbia, alterazione del sonno e anche uso di sostanze. Sono questi i sintomi più diffusi tra i coloro che hanno deciso di rivolgersi a uno psicologo dopo aver iniziato a manifestare disturbi da stress post traumatico a causato dall’epidemia di Coronavirus in corso.

I dati sono lo specchio della popolazione lombarda, in particolare di quattro province, quelle di Bergamo, Milano, Pavia e Lodi che sono le più colpite dalla diffusione del virus ma potrebbero essere comuni anche ad altre Regioni d’Italia.

Disturbi da stress post traumatico da Covid: lo studio della Fondazione Soleterre

Si tratta purtroppo solo di una prima rilevazione, e dunque di dati parziali, fatta dagli psicologi di Fondazione Soleterre su un parterre di 728 colloqui effettuati dallo scorso giugno: tra questi ci sono ex positivi al Covid, operatori sanitari impegnati nella prima linea, persone che hanno perso un familiare a causa della malattia, persone che hanno perso il lavoro o la casa a causa della pandemia, donne che durante il lockdown hanno visto esplodere episodi di violenza domestica, oltre a circa 800 bambini e genitori alle prese con il rientro a scuola e le nuove regole scolastiche.

Nello specifico il 33% dei pazienti presi in carico dagli psicologi di Fondazione Soleterre manifesta disturbi da stress post traumatico in forma grave (31%) e molto grave (2%).

Rizzi: “una sindrome da stress Covid-19”

L’emergenza di sanità pubblica internazionale che stiamo vivendo può avere effetti duraturi sulla psicologia delle persone. In questa pandemia la situazione psicologica è fortemente determinata dall’impatto del cambiamento del mondo esterno: perdita del lavoro con conseguente peggioramento delle condizioni di vita, lutti da elaborare per la perdita delle persone care e relazioni sentimentali, amicali e professionali in grande trasformazione – avverte Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre e psicologo nei reparti Covid-19 – si potrebbe ipotizzare, come inizia ad emergere in letteratura, una sindrome da stress Covid-19 caratterizzata da effetti duraturi del trauma relazionale che si riattiva ad ogni ondata in cui il virus riprende forza e trasforma radicalmente il mondo in cui tutti noi viviamo.”

“Dai primi dati emersi un terzo dei pazienti mostra disturbi da stress post traumatico gravi o molto gravi che significa vivere con ricorrenti e involontari ricordi spiacevoli dell’evento traumatico, che spesso non lasciano dormire la notte, che agiscono come se l’evento traumatico si stesse ripresentando. Tali sintomi minacciano la concentrazione e attivano sensi di colpa che si dirigono su sé o sugli altri. Il tutto con un persistente stato emotivo negativo“.

I sintomi più comuni

Tra i sintomi trasversali più comuni si segnalano:

  • depressione (il 23% in misura moderata e il 40% in misura grave);
  • ansia (il 37% in misura moderata e il 32% in misura grave);
  • rabbia (il 25% in misura moderata e il 23% in misura grave);
  • alterazioni del sonno (il 17% in misura moderata e il 22% in misura grave)
  • uso di sostanze (37% in misura grave).

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