Cronaca

Coronavirus, 200mila persone depresse in più a causa della crisi economica

Aumentano i casi di depressione legati alla crisi economica causata dal coronavirus. Molte attività hanno chiuso, tante persone no sono tornate in azienda e altre si trovano in cassa integrazione. In Lombardia, la regione maggiormente colpita dalla pandemia, si stimano oltre 150mila persone con depressione maggiore. Un problema globale tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che l’emergenza Coronavirus riguardi anche la salute mentale.

Depressione e crisi economica, i problemi del coronavirus

Come spiegato Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale, ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano: “L’emergenza sanitaria prolunga la sua ombra sul benessere psicologico delle persone, con effetti a breve e a lungo termine i cui esiti si potranno vedere anche nei prossimi anni. Nell’arco di qualche mese si è verificato, infatti, un aumento dei sintomi depressivi nella popolazione a causa della concomitanza di più fattori di rischio quali distanziamento sociale, solitudine, paura del contagio ed evitamento, ma prevediamo anche una crescita delle depressioni dovuta da un lato alle conseguenze di una serie di lutti complicati e dall’altro dall’imminente crisi economica”.


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