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L’1 novembre del 1962 fa il suo ingresso in scena Diabolik, l’opera ideata dall’estro delle sorelle Giussani

L'1 novembre 1962 Diabolik fa per la prima volta la sua comparsa nelle edicole italiane, diventando in breve tempo uno dei fumetti più apprezzati in Italia

Diabolik è un personaggio immaginario dell’omonima serie creato dal genio, Angela Giussani. La sua prima apparizione avvenne l’1 novembre del 1962 e risulta essere il patriarca del fumetto nero italiano.

1 novembre del 1962: nasce il primo numero di Diabolik

Non ci sono parole per descrivere la passione nutrita dai numerosi appassionati che, nell’1 novembre del 1962, hanno reso grande quest’opera, acquistando fumetti e portando avanti una cultura fumettistica che dona lustro alla nostra Penisola, da sempre all’avanguardia nel settore.


primo-diabolik
Una rara immagine della copertina del primo Diabolik.

Il tutto nasce dalla mente e dalla matita di Angela e Luciana Giussani, due signore della borghesia milanese dotate di una creatività e di un estro artistico invidiato e allo stesso tempo amato in ogni angolo della terra.

Sono state le madri di Diabolik, infatti, a rendere viva e vibrante quest’impresa senza precedenti che rappresenta, conseguentemente, un elemento must have delle fumetterie nazionali in quanto viene edito dal ’62 ad oggi senza alcuna interruzione.

Spot, parodie e le pubblicazioni in campo internazionale

Il successo di Diabolik (l’uomo incappucciato) e della sua sensuale complice, Eva Kent, è tale che le sue edizioni sono da sempre tradotte e pubblicate in numerosi paesi del monto, tra cui quelli africani, negli States e in svariati paesi europei.


Ratolik (il re dell'errore)


Diabolik è anche il trampolino di lancio per l’ispirazione di altri grandi fumettisti, nonché oggetto di creazioni parodistiche come Cattivik, Sadik, Ratolik (il re dell’errore) di Leo Ortolani e Arriva Dorik.

Diabolik, 50 anni di successi: i volti che hanno contribuito alla sua ascesa

Supportato dalla casa editrice Astorina (fondata dal duo Giussani – Sansoni) Diabolik risulta essere, all’occhio di un esperto lettore, ben più che una semplice collana di fumetti. Dietro a questo progetto, infatti, vi è una storia estremamente longeva che ha permesso a tanti disegnatori e autori di farne parte.


Diabolik (disegni originali)


Tra gli autori non possiamo fare a meno di citare i grandi:  Giancarlo Berardi, Pier Carpi, Alfredo Castelli, Nino Cannata, oltre che Mario Gomboli (alla direzione della casa editrice) e Patricia Martinelli (la precedente direttrice). Nel corso degli anni si sono alternati diversi disegnatori del calibro di: Angelo Zarcone (autore solo del primo numero), nonché altri grandi artisti come Sergio Zaniboni, Brenno Fiumali (autore della prima copertina), Enzo Facciolo, Franco Paludetti, Remo Berselli (creatore anche della testata), “Kalissa” Giacobini, Flavio Bozzoli, Lino Jeva, Eros Kara, Luigi Marchesi (ridisegnatore della ristampa del primo numero), Giorgio Montorio, Glauco Coretti, Giancarlo Alessandrini, Leo Cimpellin, Giovanni Freghieri, Carlo Peroni e altri come Mario Cubbino, Gabriele Pennacchioli.

Il re del terrore

Con un logo realizzato e studiato da Remo Berselli “Diabolik – Il re del terrore” è stato il primo titolo del fumetto, apparso nelle edicole italiane, con tanto di sottotitolo “Il fumetto del brivido”.


Diabolik


Sin dalle prime pagine, il profilo del personaggio principale è perfettamente delineata, si tratta, infatti, di un ladro dotato di grandissime abilità e in grado di sfruttare al massimo le sue innumerevoli risorse nel campo del travestimento.

I primi Diabolik sono dei veri e propri tascabili ai pendolari di quella Milano frenetica, nonché estremamente stacanovista, vissuta dalle sorelle Giussani, che ai tempi vivevano proprio nei pressi della Stazione Nord della città. Ad oggi risulta essere una delle migliori scelte di marketing del settore in campo internazionale, copiata nel corso del tempo da milioni di editori fumettistici.

Il film

Ad oggi il volto di Diabolik è quello di Luca Marinelli, che – avendo già indossato i panni da villain con “Lo Zingaro”, il criminale romano affamato di popolarità e canzoni anni ’70 nel film “Lo chiamavano Jeeg Robot” e quello di Fabrizio De Andre nel film “Il principe libero” – è pronto ad indossare la “tutina attillata” dell’opera delle sorelle Giussani.



Definito dalla critica “Il Joker italiano”, Marinelli che – almeno questa volta – passerà senza annunciarsi, un po’ come il ladro del fumetto nero italiano.

Dopo la pellicola cult del 1968 dove il protagonista era il celebre Dario Bava e dopo una serie tv annunciata nell’ormai lontano 2012, dunque, Diabolik tornerà nelle sale cinematografiche. Il film dei Manetti Bros sarà prodotto da Monpracem e Rai Cinema, inoltre, ad indossare i panni di Eva Kent ci sarà la conturbante Miriam Leone. Non ci resta che attendere l’uscita, prevista per il 2020.

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