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Covid: didattica a distanza senza consumare gigabyte, Azzolina lo annuncia sui social

Le studentesse e gli studenti potranno seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari

Scuola: le studentesse e gli studenti potranno seguire le lezioni online senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari. L’invito del Governo è stato già accolto da Tim, Vodafone e Wind Tre. La Ministra Azzolina lo annuncia sul suo profilo Facebook: “Sono felice di informarvi che da oggi si può fare didattica a distanza senza consumare il traffico dati dei propri abbonamenti telefonici personali o familiari”.


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Scuola, didattica a distanza senza consumare gigabyte

I Ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto.

L’invito del Governo è stato accolto

“Sono felice di informarvi che da oggi si può fare didattica a distanza senza consumare il traffico dati dei propri abbonamenti telefonici personali o familiari”, ha annunciato il Ministro dell’Istruzione Azzolina su Facebook.

Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.

“Questa emergenza sta mettendo a dura prova diversi ambiti del vivere civile. Possiamo venirne fuori solo con il contributo di tutti. Questo è un importante passo per garantire a ogni bambino e ragazzo il diritto allo studio, anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo”, così la Viceministra dell’Istruzione Anna Ascani.


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Quando parte l’esonero?

Vodafone e Wind Tre sono già partite. Per Tim si attende.

Il Governo non si ferma

Secondo quanto dichiarato dalla Viceministra Ascani “Naturalmente come Governo continueremo a investire per dotare ogni istituto e ogni studente di tutti i dispositivi e gli strumenti necessari ad affrontare questa fase. Guardando anche oltre, perché quando tutto questo sarà finito vogliamo che le scuole italiane possano fare tesoro di questa esperienza e possano avere mezzi e infrastrutture per essere al passo con i tempi e con le sfide che una società in continuo mutamento pone”.

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