Cronaca

Il direttore de La Stampa Massimo Giannini in terapia intensiva

L'editoriale in diretta dal letto di ospedale "Qui è un inferno"

Il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, denuncia la situazione degli ospedali covid dal suo letto di terapia intensiva, dove è ricoverato da 5 giorni. Il 5 ottobre il giornalista aveva dato la notizia della sua positivà con un messaggio su Twitter. “Se vogliamo contenere il virus, dobbiamo cedere quote di libertà. Non c’e’ altra soluzione”, lo sfogo duro e amaro del giornalista nell’editoriale di oggi.

Covid il direttore de La Stampa Massimo Giannini in terapia intensiva

“Quando sono entrato in questa terapia intensiva, cinque giorni fa, eravamo 16, per lo piu’ ultrasessantenni. Oggi siamo 54, in prevalenza 50/55enni. A parte me, e un’altra decina di più fortunati, sono tutti in condizioni assai gravi: sedati, intubati, pronati. Bisognerebbe vedere, per capire cosa significa tutto questo. Ma la gente non vuole vedere, e spesso si rifiuta di capire”, sono queste le parole con cui Massimo Giannini descrive la situazione degli ospedali covid nel suo editoriale delle domenica.

Il peggioramento

“Oggi “festeggio” quattordici giorni consecutivi a letto, insieme all’ospite ingrato che mi abita dentro, gli ultimi cinque giorni li ho passati in terapia intensiva, collegato ai tubicini dell’ossigeno, ai sensori dei parametri vitali, al saturimetro, con un accesso arterioso al braccio sinistro e un accesso venoso a quello destro”, continua Giannini-

Gli eroi del covid

“Così te lo fai raccontare dai medici, dagli anestesisti, dai rianimatori, dagli infermieri, che già ricominciano a fare i doppi turni perchè sono in superlavoro, bardati come sappiamo dentro tute, guanti, maschere e occhiali. Non so come fanno. Ma lo fanno, con un sorriso amaro e gli occhi”, scrive Giannini.

Ci siamo dimenticati di tutto

“Ecco il punto: ci siamo dimenticati tutto. Non recrimino, non piango. Vorrei solo un po’ di serietà. Vorrei solo ricordare a tutti che anche la retorica cozza contro il principio di realtà, se la realtà dice che i contagi esplodono. Se vogliamo contenere il virus, dobbiamo cedere quote di libertà. Non c’e’ altra soluzione”, lo sfogo duro e amaro del giornalista nell’editoriale di oggi.

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