Divieto di check-in a distanza per gli alloggi turistici, il motivo è strettamente legato alla sicurezza: la nuova direttiva del Ministero dell’Interno. Ecco cosa cambia con questa nuova normativa.
Divieto di check-in a distanza per gli alloggi turistici: cosa cambia con la nuova direttiva del Ministero dell’Interno
Una circolare del Ministero dell’Interno ha stabilito che in tutti gli alloggi turistici sarà necessario effettuare il check-in di persona per motivi di sicurezza, rendendo impossibile l’uso delle keybox presenti in diverse città. Ecco cosa comporta questa nuova disposizione.
La questione dell’overtourism, ovvero le conseguenze negative legate all’aumento del turismo di massa, ha portato il dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno a inviare una circolare a tutte le prefetture italiane lo scorso 18 novembre. Nella comunicazione si specifica che in tutti gli alloggi turistici, inclusi gli appartamenti affittati per scopi turistici su piattaforme come Airbnb e Booking, sarà obbligatorio effettuare il check-in di persona.
In questi giorni, i prefetti hanno informato gli operatori del settore riguardo a una nuova disposizione, richiedendo la sua attuazione immediata. Tale provvedimento giunge a breve distanza dalla decisione di alcune città, in particolare Milano e Firenze, di vietare l’installazione delle keybox nei loro centri storici a partire dal 2025. Firenze, in particolare, ha adottato questa misura come parte di un piano di dieci punti volto a contrastare gli effetti negativi dell’overtourism sulla città.
Cosa cambia con la nuova normativa sui check-in di persona
La circolare diffusa dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, rende di fatto superflue le tanto discusse keybox, pur senza citarle esplicitamente. Queste piccole cassette per le chiavi, simbolo dell’invasione degli appartamenti affittati per scopi turistici nei centri storici, permettono agli ospiti di evitare di attendere l’arrivo del proprietario per effettuare il check-in, poiché contengono le chiavi per accedere all’appartamento. Tuttavia, la nuova circolare vieta questa pratica, imponendo l’obbligo di un check-in di persona da parte dell’host, che dovrà anche verificare i documenti e la loro validità di persona. Molti host, infatti, in precedenza richiedevano il documento d’identità dei loro ospiti tramite messaggio o email.
Il provvedimento
Nel provvedimento del dipartimento di Pubblica sicurezza si afferma: “È evidente che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza un’identificazione visiva degli ospiti, rappresenta una procedura che potrebbe compromettere l’intento della normativa. Non si può escludere che, dopo l’invio dei documenti in formato elettronico, la struttura possa essere occupata da uno o più individui le cui identità rimangono sconosciute alla Questura competente, creando un potenziale rischio per la sicurezza pubblica. Pertanto, si può concludere che le procedure di check-in ‘da remoto’ non soddisfano i requisiti previsti dall’articolo 109 del TULPS, ai quali sono obbligati i gestori delle strutture ricettive.”
L’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, citato nella circolare precedente, stabilisce che chi gestisce un appartamento o un alloggio a scopo turistico deve comunicare i dati degli ospiti entro 24 ore dal loro arrivo, utilizzando il Servizio Alloggiati, disponibile sul sito della Polizia di Stato. Sebbene questa misura faccia parte di un’iniziativa contro l’overtourism, è principalmente motivata da esigenze di sicurezza. L’intento è quello di effettuare un controllo più rigoroso sui documenti degli ospiti, piuttosto che limitare l’uso del check-in da remoto e delle keybox, anche se quest’ultimo aspetto viene comunque influenzato.
Questa scelta giunge, inoltre, a poche settimane dall’inizio dell’anno del Giubileo, che avrà ufficialmente inizio il 24 dicembre e prevede una serie di eventi programmati per tutto il 2025. Si tratta di una misura di sicurezza considerata indispensabile dal dipartimento di Pubblica Sicurezza, in vista dell’elevato afflusso di turisti che accompagnerà l’anno santo.