Il 3 ottobre 2024, alle 14:18 UTC, si è verificato il brillamento solare più potente dell’attuale ciclo solare (il 25°), classificato come X 9.1. Questo evento ha superato un precedente brillamento di Classe X 7.1 avvenuto tra il 1° e il 2 ottobre e ha portato a una tempesta geomagnetica prevista per il 4 ottobre, con intensità fino a Classe G3. Gli esperti stimano che il vento solare generato da questi brillamenti potrebbe combinarsi, portando a fenomeni significativi il 6 ottobre, quando il flusso di plasma associato al secondo brillamento arriverà sulla Terra. Non si escludono aurore polari, anche nei cieli italiani, simili a quelle osservate a maggio.
Il 6 ottobre possibile aurora in Italia: ecco perché può succedere
La classificazione dei brillamenti solari include cinque categorie (A, B, C, M e X), con X che rappresenta la più potente. Ogni classe aumenta di dieci volte in potenza, e all’interno di ciascuna lettera ci sono sottoclassi numerate da 1 a 9. L’evento più potente mai registrato è stato un brillamento di Classe X 45 nel novembre 2003. Questi brillamenti possono generare espulsioni di massa coronale (CME), ovvero flussi di particelle cariche che, quando diretti verso la Terra, possono innescare tempeste solari.
Dallo Space Weather Prediction Center della NOAA, si prevede una tempesta geomagnetica di Classe G3 tra il 3 e il 6 ottobre, con possibilità di intensificarsi ulteriormente. Maggiore è l’intensità della tempesta, più elevato sarà l’indice kp, che misura l’attività geomagnetica; valori da 5 a 9 possono indicare aurore anche in latitudini insolite.
Il brillamento di Classe X 9.1 è stato scatenato dal grande complesso di macchie solari AR 3842, attualmente attivo e orientato verso la Terra. Questo ciclo solare, che ha una durata di circa 11 anni, sta per raggiungere il suo picco massimo tra la fine del 2024 e il luglio 2025, il che suggerisce che potrebbero verificarsi altri brillamenti intensi simili a quello del 3 ottobre.