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Il Doodle di oggi dedicato a Luther Vandross, ecco perché

Il doodle di oggi dedicato a Luther Vandross: chi era, cosa significa. La storia del cantante statunitense

Google dedica il doodle di oggi a Luther Vandross, un cantante statunitense che oggi avrebbe compiuto 70 anni. Nella sua carriera ha venduto 40 milioni di dischi e vinto 8 Grammy Award, di cui quattro volte come “migliore performance vocale maschile R&B”, e nel 2004 come “canzone dell’anno” per il brano Dance with My Father, scritta insieme a Richard Marx.

Le sue eccezionali doti vocali lo hanno portato ad essere considerato uno dei più grandi cantanti maschili di musica leggera di tutti i tempi e gli hanno valso l’appellativo di The velvet voice (Voce di velluto).


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Cosa significa il doodle di oggi: chi era Luther Vandross

Nato Luther Ronzoni Vandross Jr., il futuro cantante era il quarto figlio dell’infermiera Mary Ida Vandross e del tappezziere e cantante Luther Vandross, Sr. All’età di tre anni, possedendo un fonografo, Vandross impara da autodidatta a suonare il piano.

Il padre muore di diabete quando Vandross Jr. ha solo otto anni; gli ha dedicato in seguito la canzone Dance with My Father nel 2003. Nel 1969 Vandross si diploma alla William Howard Taft High School nel Bronx, e si iscrive alla Western Michigan University per un anno, prima di lasciare gli studi per proseguire la carriera musicale.

La carriera di Luther Vandross

Ha iniziato la sua carriera come cantante nel gruppo di Gregg Diamond, ovvero i Bionic Boogie, con la fortunata canzone Hot Butterfly, per poi passare quindi nei Change, formazione creata dai produttori e musicisti italiani Mauro Malavasi, Paolo Gianolio e Davide Romani. I brani da lui cantati (The Glow Of Love e Searching) sono stati dei grandi successi e successivamente sono stati inclusi nelle antologie da solista del cantante.

Ha formato quindi il quintetto funky dei Luther insieme agli ex membri degli Shades of Jade Anthony Hinton, Diane Sumler, Theresa V. Reed e Christine Wiltshire. Il gruppo ha realizzato alcuni singoli che hanno riscosso un discreto successo, mentre i loro unici due album, Luther del 1976 e This Close to You del 1977, non sono riusciti ad entrare nelle classifiche. Quando la casa discografica abbandona il gruppo, Vandross acquisisce i diritti sui due album per evitare che vengano ripubblicati.

Il primo album da solista viene pubblicato nel 1981, e si intitola Never Too Much. Il brano omonimo viene remixato nel 1989 in una nuova versione house. Nello stesso anno riceve il suo primo Grammy Award per il brano Here and Now. Con gli album che seguono continua a riscuotere sempre maggiore successo e diventa uno dei cantanti americani più seguiti ed apprezzati. Di pari passo al successo aumenta anche il suo peso, che lo porta ad una obesità, risolta agli inizi del successivo decennio con una significativa perdita dei chili in eccesso.

Nel 1992 duetta con Janet Jackson nel brano The Best Things in Life Are Free, pezzo di stampo pop-house tratto dalla colonna sonora del film Mo’ Money. La sua carriera ha un rilancio internazionale grazie a un fortunato duetto con Mariah Carey. Insieme ripropongono un grande successo precedentemente cantato da Lionel Richie e Diana Ross intitolato Endless Love. Nello stesso periodo fonda la sua etichetta discografica, denominata LV. Registra un duetto con Frank Sinatra incluso nell’album Duets del brano The Lady Is a Tramp.

Alla fine degli anni novanta esce un suo nuovo singolo prodotto dal team Masters at Work (Kenny Dope e Little Louie Vega), molto conosciuti nell’ambito della musica house intitolato Are You Using Me, che lo riavvicina al pubblico delle discoteche. Nell’anno 2003 esce l’album Dance with My Father che viene premiato con ben quattro Grammy Award. L’anno successivo la sua salute subisce un grave colpo a causa di un ictus che lo costringe praticamente al ritiro dalle scene e il 1º luglio 2005 l’artista viene a mancare.

 

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