Cronaca

Dpcm Covid: divieto di asporto per i bar dalle 18, per ristoranti e pizzerie non cambia nulla

Le attività interessate dal divieto di asporto dalle 18 sono bar, enoteche, pub e attività simili che saranno costrette a chiudere

Il nuovo Dpcm, in vigore da sabato 16 gennaio 2021, impone lo stop all’asporto dalle ore 18 per alcune attività. Ma cosa cambia realmente per le attività come bar, pub, ristoranti e pizzerie? Le attività interessate dal divieto sono bar, enoteche, pub e attività simili che saranno costrette a chiudere per il servizio serale.

Per ristoranti e pizzerie invece non cambia nulla. Nel testo si legge che “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle ore 18, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.

Dpcm: cosa cambia per bar, pub, ristoranti e pizzerie?

Il Dpcm 14 gennaio 2021 stabilisce che in tutte le regioni le attività di ristorazione senza cucina, con codici ateco 56.3 e 47.25, non potranno esercitare l’asporto dopo le ore 18. Il provvedimento, al fine di bloccare gli assembramenti serali tipici della movida, vieta l’asporto per gli esercizi di ristorazione rientranti nel codice ateco 56.3 e 47.25.

Nel primo codice rientrano bar e altri esercizi simili, senza cucina, pub, birrerie, caffetterie, enoteche.  Invece il secondo codice è relativo agli esercizi di commercio al dettaglio di bevande alcoliche e non alcoliche. Ristoranti e pizzerie, invece, potranno continuare ad esercitare attività di asporto fino alle ore 22.


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