Cronaca

Dramma deforestazione, la maggior parte delle aziende non ne denuncia i rischi

La maggioranza delle aziende mondiali tacciono per quanto concerne il rischio deforestazione all’interno delle proprie catene di approvvigionamento, le loro attività commerciali sono una grave minaccia per la sopravvivenza delle foreste del mondo, ma – nonostante ciò – non se ne segnalano glio effetti.

I drammatici dati

Secondo un nuovo rapporto pubblicato da CDP (Disclosure Insight Action):

  • 1 miliardo, le persone dipendono direttamente dalle foreste per i loro mezzi di sussistenza di base
  • il 15% delle emissioni globali di carbonio derivano dalla deforestazione e dal degrado delle foreste
  • 135 miliardi vengono spesi ogni anno nel commercio estero per materie prime a rischio forestale

queste analisi sono state realizzate sulla base dei quattro prodotti agricoli responsabili della maggior parte della deforestazione:

  • legname
  • olio di palma
  • bestiame
  • soia

si rivela, inoltre, che:

  • il 70% delle 1.500 società contattate da CDP non ha fornito alcun dato riguardo questi problemi
  • 30.4 miliardi di dollari sono i danni riscontrati dalle aziende a causa della deforestazione
  • tra le 304 aziende che hanno risposto, il 24% dimostra azioni limitate per ridurre il problema

La deforestazione affrontata a tratti

Nonostante alcune aziende, come il gigante L’Oreal e la tedesca Beuersorf AG, vantano politiche di approvvigionamento preziose, la stragrande maggioranza delle aziende risultano essere una minaccia per le foreste, esse, infatti, non riescono a soddisfare i requisiti di trasprarenza fissati da CDP.

«Il silenzio è assordante quando si tratta della risposta aziendale alla deforestazione – si evince dalle dichiarazioni di Morgan Gillespy, direttore globale CDP -. Per troppo tempo le aziende hanno ignorato l’impatto delle loro catene di approvvigionamento sulle foreste del mondo e non hanno preso sul serio i rischi che questo comporta, sia per il loro business che per il mondo».

Dati non soddisfacenti

Persino le aziende che hanno risposto a CDP (in una buona parte dei casi) non stanno fornendo le risposte adeguate per arginare questa piaga colossale. Un quarto delle imprese non intraprende azioni, mentre più di un terzo non sta ancora lavorando con i propri fornitori sulla questione.

CDP dichiara che stiamo varcando una soglia che ci porterà verso un “gap critico” in quanto, la deforestazione, sta divenendo sempre più un problema di filiera.

«Le aziende ci stanno già dicendo che il rischio reputazionale è il rischio maggiore che vedono dalla deforestazione e questo rischia di diventare sempre più importante man mano che – conclude Gillespy – le tendenze dei consumi sostenibili continuano e il mercato cambia».

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