Cronaca

Musica, Gianna Nannini: “Tranne l’eroina ho provato tutte le droghe. Meglio la parola frocio che gay”

Un passato di droga alle spalle di Gianna Nannini. La cantante originaria di Siena ne ha parlato nella sua autobiografia pubblicata come storia di copertina da “Vanity Fair”, a pochi giorni dal lancio di “La differenza”, singolo di debutto del nuovo omonimo album.

La droga e Gianna Nannini

“Tranne l’eroina, le ho provate tutte. Dalla cocaina, per un po’ di tempo, quasi quarant’anni fa, sono stata dipendente. Ho sempre amato uomini e donne e non ho mai avuto freni nel sentire e seguire quello che volevo (…) Alla parola gay, preferisco frocio. Chi è libero nel linguaggio è libero dentro”.

Mio padre mi aveva promesso una macchina se avessi conseguito il diploma prima del previsto. Feci due anni in uno e a 18 anni, con la Lancia regalata da papà, scorrazzavo in questa città tutta nuova facendomi rubare l’autoradio per incassare i soldi dell’assicurazione. La lasciavo in bella vista sul sedile del passeggero, ogni tre mesi qualcuno regolarmente spaccava il vetro e io incassavo felice i soldi dell’assicurazione!”.

L’amore e la sofferenza

“Da ragazza non mi piacevo ed evitavo di guardarmi allo specchio. Mi vedevo brutta. Il naso lungo, le tette che di diventare grandi non volevano proprio saperne, lo sviluppo che tardava ad arrivare e un canone estetico che non collimava con quello in voga. L’adolescenza è un’età terribile…”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio