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Elezioni amministrative 2021: si vota in 1.348 comuni italiani. Fari puntati su Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste

Il 3 e 4 ottobre si torna a votare in oltre 1.000 comuni delle Regioni a statuto ordinario e del Friuli-Venezia Giulia per eleggere sindaci e consiglieri comunali

Il 3 e 4 ottobre si torna a votare in oltre 1.000 comuni delle Regioni a statuto ordinario e del Friuli-Venezia Giulia per eleggere sindaci e consiglieri comunali. In totale saranno 1.348 i comuni che voteranno per le amministrative nella tornata di ottobre. Alle urne 20 capoluoghi di provincia: tra questi anche sei capoluoghi di Regione (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste). Attenzione ai seggi per il protocollo anti Covid firmato dal Viminale e dal Ministero della Salute.

Anche se l’appuntamento elettorale non stravolgerà l’assetto nazionale con riflessi sul governo di Mario Draghi, i risultati contribuiranno comunque ad aggiornare gli assetti e a ridefinire i rapporti nei partiti e dentro le coalizioni alla vigilia dell’appuntamento politico cui tutti guardano: l’elezione del presidente della Repubblica in programma a gennaio del nuovo anno.


Elezioni amministrative, 1.348 comuni al voto | Le frasi più belle sulle elezioni


Elezioni comunali il 3 e 4 ottobre in oltre mille comuni italiani

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre i cittadini di oltre 1.000 comuni italiani saranno chiamati al voto per eleggere sindaci e consiglieri comunali (COME E QUANDO VOTARE). Negli stessi giorni gli elettori residenti in Calabria dovranno anche esprimersi per il rinnovo della carica del presidente di Regione e del consiglio regionale. Il 3 e 4 ottobre si svolgeranno anche le suppletive della Camera nei collegi uninominali 12-Siena della XII Circoscrizione Toscana e 11-Roma-Quartiere Primavalle della XV Circoscrizione Lazio 1. Sempre nel mese di ottobre, voteranno anche 191 comuni delle Regioni a statuto speciale. (IL SITO DEL GOVERNO)

Date e orari

Le urne resteranno aperte nelle giornate di domenica 3 e lunedì 4 ottobre 2021 nei comuni delle regioni a statuto ordinario e in Friuli-Venezia Giulia. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci sarà nei giorni di domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021. In questa tornata elettorale andranno al voto anche i comuni delle regioni a statuto speciale, ma in date diverse. Nello specifico: in Sicilia (42 comuni) e Sardegna (102 comuni) le elezioni si svolgeranno domenica 10 e lunedì 11 ottobre con eventuale turno di ballottaggio domenica 24 e lunedì 25 ottobre 2021. Negli otto Comuni del Trentino-Alto Adige si voterà domenica 10 ottobre 2021 con ballottaggio il 24 ottobre 2021. In Valle d’Aosta le elezioni nel comune di Ayas si svolgeranno domenica 19 e lunedì 20 settembre 2021. In tutte le date, le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 alla domenica e dalle 7 alle 15 al lunedì.

Dove si vota

Complessivamente si andrà al voto in 1.348 comuni, di cui 1.157 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 191 a regioni a statuto speciale. Alle urne andranno 20 capoluoghi di provincia: Benevento, Bologna, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese. Tra questi, sei città sono anche capoluogo di Regione (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste). In totale, 137 sono comuni “superiori”, cioè centri con più di 15mila abitanti.

Le elezioni comunali a Milano 2021: chi sono i candidati

A Milano sono state depositate 28 liste, mentre i candidati a sindaco sono 13: l’uscente Beppe Sala del centrosinistra, viene sfidato, tra gli altri, dal pediatra del centrodestra Luca Bernardo. C’è poi Layla Pavone, la manager voluta da Giuseppe Conte per il M5S, il medico Teodosio De Bonis, del Movimento 3V, e Gianluigi Paragone, ex M5S sostenuto dalla sua civica Milano Paragone sindaco e Grande Nord.

Nel capoluogo lombardo la partita vera si gioca tra due sfidanti: quello di centrosinistra, il sindaco uscente Giuseppe Sala, e quello di centrodestra, il pediatra Luca Bernardo. Sala è sostenuto da otto liste (oltre al Pd, i Riformisti, i Radicali, Milano Unita, la lista civica Beppe Sala, quella Milano in salute, Europa Verde e Volt) ma la sua campagna elettorale è stata nel segno dell’indipendenza dai partiti, dai toni pacati e senza la presenza dei big della politica nazionale. Sala è dato come favorito da molti dei sondaggi, alcuni dei quali lo indicano come possibile vincitore già al primo turno. (I SONDAGGI A MILANO).

Le elezioni comunali a Roma: 21 candidati a sindaco

A Roma ci sono 21 candidati sindaco, con 38 liste collegate alle candidature, ma la vera sfida si riduce a una gara a quattro: la sindaca uscente, prima cittadina donna e pentastellata della Capitale, Virginia Raggi; il candidato di centrodestra voluto da Giorgia Meloni, il conduttore radio amante della romanità, Enrico Michetti; il leader di Azione Carlo Calenda e il già europarlamentare scelto dai democratici Roberto Gualtieri. Due avvocati, Raggi e Michetti, e due ex ministri, Calenda (Sviluppo economico) e Gualtieri (Economia), che ora si contendono il primo turno in vista dello sprint del ballottaggio che vedrebbe per ora favoriti Michetti, in pole, e Gualtieri con dietro Raggi, in rimonta, e Calenda che all’ultima curva ha incassato un endorsement inaspettato (ma poi ritrattato), quello del ministro leghista Giancarlo Giorgetti. (I SONDAGGI A ROMA)

Le elezioni comunali a Napoli: in campo 7 candidati

Sette candidati alla carica di sindaco, 31 liste, oltre 1.200 in corsa per un seggio da consigliere. Il voto amministrativo a Napoli è fatto da grandi numeri e inevitabilmente si carica di significati politici non solo locali: per il peso della città ma anche per l’intesa centrosinistra-M5s, qui ad uno dei suoi banchi di prova più significativi, che punta a far eleggere sindaco Gaetano Manfredi, già ministro dell’Università nel governo Conte bis. Sul nome dell’ex rettore della Federico II, si è raggiunta una vasta convergenza che va dal Pd ai Cinquestelle, da Italia Viva a Leu e ai Verdi, passando per la civica Noi Campani di Clemente Mastella.

Ben tredici le liste a sostegno di Manfredi, mentre Tar e Consiglio di Stato hanno “azzoppato” il suo principale competitore, Catello Maresca, riducendo da undici a sette le compagini schierate per il centrodestra. Particolare scalpore, nella compagine del pm anticamorra in aspettativa, ha fatto l’esclusione della lista della Lega, che aveva scelto di presentarsi come “Prima Napoli”; sorte analoga per due civiche e la lista del Movimento animalista. Per il centrodestra sono in campo Fi, FdI, Partito liberale europeo, più varie civiche.

Riflettori puntati, per motivi diversi, anche sull’ex sindaco ed ex governatore campano Antonio Bassolino, che a 74 anni a vent’anni dalla conclusione dei suoi due mandati prova a correre per la guida del Comune: senza bandiere di partito, dopo essere uscito dal Pd di cui è stato tra i fondatori, si propone come candidato civico con cinque liste a sostegno (tra cui Azione di Carlo Calenda e il Partito gay), riscuotendo consensi anche in ambienti di destra.

In sintesi, a Napoli i candidati sono 7: Gaetano Manfredi per il Pd, M5S, liste civiche. Catello Maresca per il centrodestra e liste civiche. Ci sono poi Alessandra Clemente (area de Magistris, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani e Potere al Popolo), Antonio Bassolino (Azione, civiche), Matteo Brambilla (M5S), il biologo Giovanni Moscarella (Movimento 3V, no-vax e no Green pass), Rossella Solombrino (Equità Territoriale). (I SONDAGGI A NAPOLI)

Le elezioni comunali a Bologna: 8 candidati a sindaco

A Bologna sono in corsa 19 liste e 8 candidati: Matteo Lepore, sostenuto da Europa Verde, Pd Lepore sindaco, Matteo Lepore Sindaco, Anche tu Conti, M5s 2050, Coalizione civica per Bologna coraggiosa ecologista solidale, Lista Psi-Volt. Per il centrodestra scende in campo Fabio Battistini (Fli, Bologna ci piace, Popolo della famiglia, Lega e FI). Candidati anche Stefano Sermenghi (Bfc-Bologna forum civico e Per Bologna Italexit), Addolorata Palumbo (Sinistra Unita Bologna), Marta Collot (Potere al Popolo), Andrea Tosatto (3V), Federico Bacchiocchi (Pc lavoratori) e Luca Labanti (Lista Movimento 24 agosto).

Matteo Lepore punta a diventare sindaco di Bologna al primo turno. Sono, infatti, tutti per lui i favori del pronostico delle elezioni. Il suo principale sfidante è Fabio Battistini, candidato civico appoggiato dai partiti del centrodestra che ha l’ambizioso obiettivo di provare a trascinare Lepore al ballottaggio. (I SONDAGGI A BOLOGNA)

Le elezioni comunali a Torino: chi sono i candidati a sindaco

Conclusa l’esperienza di Chiara Appendino, i pentastellati sperano di proseguire con Valentina Sganga. Il centrosinistra vuole riconquistare la città con Stefano Lo Russo. Il centrodestra si sente competitivo con il “civico” Paolo Damilano. Insomma è una partita tutta da giocare a Torino e il ballottaggio è dato come molto probabile. Candidati a primo cittadino anche Valentina Sganga (M5s, Europa Verde) ed Emilio Mazza (Torino Capitale d’Europa Basta Isee). (I SONDAGGI A TORINO)

I protocolli Covid ai seggi

Per garantire la sicurezza dei cittadini che andranno a votare e prevenire il rischio contagio ai seggi è stato adottato un protocollo condiviso dal Viminale e dal Ministero della Salute. Sono obbligatori l’uso di gel, mascherine, attenzione all’aerazione e anche matite sanificate. Ci saranno percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, identificati con segnaletica, “in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i flussi di entrata e quelli di uscita”. È, inoltre, necessario evitare assembramenti nei seggi, “prevedendo il contingentamento degli accessi nell’edificio ed eventualmente creando apposite aree di attesa all’esterno dell’edificio stesso”. Nel corso delle operazioni di voto, ci saranno periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici. Inoltre, per garantire il diritto di voto di chi è in quarantena, in trattamento domiciliare o in isolamento fiduciario, i Comuni potranno istituire “seggi speciali per la raccolta del voto domiciliare”, oltre alle sezioni ospedaliere. La novità è che i componenti di queste sezioni speciali dovranno essere in possesso del Green Pass.

 

Elezioni comunali 2021: come e quando votare

La legge elettorale per le elezioni amministrative prevede regole diverse a seconda della grandezza dei comuni. In quelli sopra i 15mila abitanti, se nessuno dei candidati riesce a ottenere il 50% dei voti (40% in Sicilia), si deve tenere un ballottaggio tra i due più votati. Nei comuni sotto i 15mila abitanti, le elezioni amministrative si svolgono invece in un unico turno: a essere eletto è il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Nei comuni fino a 15mila abitanti, alle liste collegate al sindaco eletto vengono assegnati due terzi dei seggi totali, mentre gli altri seggi vengono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste. Nei comuni con più di 15mila abitanti esiste invece una soglia di sbarramento: le liste che prendono meno del 3% dei voti validi vengono escluse e non entrano in consiglio comunale. Le liste collegate al sindaco eletto con almeno il 40% dei voti, o eletto al ballottaggio, si vedono assegnate il 60% dei seggi grazie al premio di maggioranza. Il numero di consiglieri comunali varia in base alla popolazione: si va da un minimo di 10 a un massimo di 48 eletti. Per i capoluoghi il numero di consiglieri è almeno 32, mentre nelle città con più di 250mila abitanti il numero sale a 36, per arrivare a 40 sopra i 500mila abitanti.


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Francesco Piccolo

Giornalista professionista, direttore del network L'Occhio che comprende le redazioni di Salerno, Napoli, Benevento, Caserta ed Avellino. Direttore anche di TuttoCalcioNews e di Occhio alla Sicurezza.

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