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Elezioni europee 2019, silenzio elettorale violato sui social: polemiche su Di Maio e Salvini

Il silenzio elettorale è stato violato: mentre le Elezioni europee 2019 entrano nel vivo arriva la denuncia del Codacons. Secondo l’associazione dei consumatori alcuni personaggi politici non avrebbero rispettato la consueta ‘pausa’ elettorale da effettuare il giorno prima e il giorno stesso del voto: “Nonostante la legge imponga in queste ore il silenzio elettorale, partiti e politici di ogni schieramento si sono scatenati su web e social network lanciando messaggi agli elettori, in piena violazione della normativa vigente”. ”Abbiamo presentato un esposto all’Agcom e alla Polizia Postale affinché sia aperta una istruttoria nei confronti dei trasgressori chiedendo di intervenire da subito oscurando gli account di quegli esponenti politici che hanno lanciato messaggi agli elettori in barba ai divieti”.

Violato il silenzio elettorale

Alla denuncia del Codacons hanno fatto eco le rimostranze di diversi esponenti dell’opposizione, da Renzi a Calenda sono arrivati attacchi diretti a Salvini e Di Maio, senza dimenticati il caso di Fiore a Roma e del Tgr.

Polemiche su Salvini,  “Salvini, ministro dell’Interno, dovrebbe dare l’esempio rispettando il silenzio elettorale che invece sta violando – scrive Matteo Renzi su Twitter -. Non utilizzo il suo stesso metodo facendo propaganda, gli ricordo solo le figuracce che l’Italia ha fatto per colpa di parlamentari assenteisti come lui” twitta Renzi postando il video di alcuni anni fa, quando Salvini era eurodeputato, in cui il vicepremier fu accusato di essere un ‘fannullone’ dal socialista belga, Marc Tarabella, per l’assenteismo a Strasburgo.


Elezioni europee 2019 | ”Violato il silenzio elettorale via social”: scatta la denuncia, polemiche su Salvini e Di Maio

Gli attacchi di Calendra

All’attacco pure Carlo Calenda che, sempre su Twitter, punta il dito anche contro Di Maio per la vicenda Mercatone Uno: “Uno rompe il silenzio elettorale, l’altro non si accorge di un fallimento che lascia per strada 1.800 persone. Sono i due vicepremier, nessuno dei due ha mai lavorato, nessuno dei due ha capito come si lavora o come ci si comporta nelle istituzioni”.


Gli attacchi della Boldrini

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