Politica

Governo, verso le elezioni: Letta e Calenda trovano l’accordo sulle alleanze

Accordo tra Partito Democratico e Azione in vista delle elezioni. "Veniamo con spirito costruttivo, non é difficile se c'é la volontà"

Il Partito Democratico e Azione andranno insieme alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Intesa, dunque, fra il Pd e Azione: è quanto è emerso al termine dell’incontro fra il segretario Pd Enrico Letta e Carlo Calenda. Fonti di Azione, infatti, fanno sapere che c’è l’accordo.

Elezioni politiche, accordo tra Democratico e Azione

“Veniamo con spirito costruttivo, non é difficile se c’é la volontà”, aveva detto Calenda entrando alla Camera per l’incontro con Letta e Benedetto Della Vedova. “Abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità“. Lo dice Enrico Letta dopo l’accordo siglato da con Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova. “L’Italia conta molto di più rispetto ai singoli partiti. Non è immaginabile che dopo l’esperienza del governo Draghi l’Italia passi ad un governo delle destre“, ha spiegato il segretario dem in conferenza stampa.

“Le parti condividono e si riconoscono nel metodo e nell’azione del governo guidato da Mario Draghi. I partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità dinanzi al Paese e all’Europa”. Così nel patto siglato tra Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova.

L’accordo

“Tutti hanno fatto un passo indietro”, spiegano fonti presenti all’incontro. Infatti nessun leader o segretario sarà candidato nei collegi uninominali: quindi rimarrebbero esclusi Letta, Calenda, Luigi Di Maio (Impegno civico), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), Angelo Bonelli (Verdi), gli ex parlamentari del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia usciti nell’ultima legislatura.

Uno dei punti della stretta di mano riguarda la quota di candidati: la totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (+Europa/Azione), “scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale”.

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