Cronaca

Emanuela Orlandi, la sorella Natalina: “Solo piccole avances da mio zio”

La sorella di Emanuela Orlandi, Natalina, sarebbe stata, molestata dallo zio. Stesso Natalina, sostenuta dal fratello, Pietro, in una conferenza stampa, stanno spiegando la loro posizione quanto dichiarato ieri, 10 luglio, al Tg di La7.

Emanuela Orlandi, la sorella Natalina: “Solo piccole avances da mio zio”

Il fratello e la sorella di Emanuela Orlandi, insieme all’avvocato Laura Sgro, hanno tenuto una conferenza stampa in risposta alle ultime notizie che pongono l’attenzione su una pista investigativa all’interno della loro stessa famiglia riguardo alla scomparsa della ragazza. È stato il Tg di La7 a riportare notizie di presunte molestie da parte di uno zio, rivolte alla sorella di Emanuela, Natalina Orlandi. È stata Natalina stessa a parlare di questi episodi, confermandoli e affermando che si trattava di avance verbali di breve durata che non hanno avuto alcun seguito.

Il telegiornale diretto da Enrico Mentana ha citato un carteggio tra l’ex Segretario di Stato Vaticano Agostino Casaroli e un sacerdote confessore della famiglia Orlandi, in cui si parlava di presunte molestie. Tuttavia, secondo la famiglia Orlandi, la pista delle molestie non è la giusta linea di indagine.

La conferenza stampa

Come riportato da Il Mattino, ecco quanto ha precisato Natalina Orlandi: “La cosa risale al 1978, ma con mio zio non c’è stato nulla. Lavoravamo insieme con mio zio, da lui sono state fatte semplici avance verbali, un regalino, poi quando ha visto che non c’era nessuna possibilità è finito tutto lì. Non c’è stato altro“.

Non dissi nulla a mio padre, solo al mio fidanzato Andrea poi diventato mio marito. E ne parlai in confessione col nostro padre spirituale. E ora questa cosa insignificante è stata venduta come chissà quale scoop“.

Questo fu il rapporto con mio zio. E infatti le nostre famiglie sono unite. Io questa cosa la tenni per me. Poi nell’83 mi hanno chiamato e subii un interrogatorio. Erano cose che sapevano tutti, magistrati inquirenti e investigatori. È finita lì e non portò a nulla“, ha aggiunto. 

La donna ha detto di escludere che lo zio Mario abbia fatto avance anche a Emanuela: “Non giudico bene quello che fece mio zio e lo rivelai al mio fidanzato e mio zio non fece più nulla. E poi cosa c’entra con la sparizione di Emanuela avvenuta 5 anni dopo?“. Così Natalina Orlandi, sorella di Emanuela Orlandi, nella conferenza stampa con il fratello. “Dopo le avances verbali che mi fece, mio zio è tornato sui suoi passi ed è finita lì. Noi escludiamo che nostro zio abbia fatto avances anche a Emanuela“, ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti.

Voglio spostare l’attenzione sul caso di Emanuela

Il giorno della scomparsa di mia sorella Emanuela “mio zio era lontano da Roma, con i figli nel paese dove vanno in vacanza“, ha detto Pietro Orlandi in conferenza stampa.

Pietro Orlandi ha parlato di “carognata” quando ha appreso davanti alla tv le notizie riguardanti Natalina. Secondo Pietro Orlandi: “Qualcuno all’interno del Vaticano sta facendo di tutto per spostare l’attenzione all’esterno, per scaricare qualunque responsabilità su altri, addirittura sulla famiglia“. Accusa il Vaticano e il promotore di giustizia: “Diddi sta lavorando per arrivare a una verità di comodo, non alla verità“.

Il fratello di Emanuela ha voluto lanciare, rinnovare, un appello ai parlamentari perché indaghino loro sul caso. Â«Faccio appello ai senatori, sono convinto che la commissione parlamentare possa portare alla verità e infatti il Vaticano la teme e non la vuole. Mi auguro che passi la votazione. Ieri Il Vaticano ha calpestato le ultime briciole di dignità».

«Io sono convinto che Papa Francesco con l’apertura dell’inchiesta volesse fare passi avanti ma qualcuno sta facendo di tutto per spostare l’attenzione fuori dal Vaticano», ha aggiunto. Vorrebbe parlare con il pontefice, Pietro. «Per 10 anni Papa Francesco si è comportato come i suoi predecessori, ma io vorrei incontrarlo per raccontargli delle carogne che ha attorno, laici e prelati», ha detto.

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