Cronaca

Esplosione in una miniera di carbone in Siberia: 52 morti

Esplosione nella miniera in Siberia, morti 52 operai: non c’è più speranza di trovare dei sopravvissuti tra le macerie

Sono 52 i morti dopo l’esplosione di una miniera di carbone in Siberia. Secondo le squadre di soccorso, non c’è più speranza di trovare dei sopravvissuti tra le persone rimaste bloccate sottoterra. Altri 239 miniatori sono stati messi in salvo nelle scorse ore, tra cui 49 ricoverati in ospedale. L’incidente è avvenuto nella mattinata di giovedì 25 novembre, nella miniera di Listvyazhnaya, nel cuore della Russia. Vladimir Putin ha espresso il suo cordoglio per le vittime della “tragedia”. E non è la prima volta che nel Paese si verificano incidenti mortali nelle miniere.

Esplosione nella miniera in Siberia, 52 morti

L’esplosione è avvenuta a una profondità di 250 metri. La dinamica non è ancora chiara, ma secondo gli investigatori del fumo si è propagato nella miniera attorno alle 8.35. Una fonte nei servizi di emergenza sentita dall’agenzia statale russa Tass ha detto che la tragedia potrebbe essere stata causata da polvere di carbone che avrebbe preso fuoco in un pozzo di ventilazione come riportato da SkyTg24.

I soccorsi

Erano subito partiti i soccorsi, ma nel primo pomeriggio l’amministrazione della miniera aveva fatto sapere che “tutti i soccorritori” erano stati “urgentemente evacuati” per il timore che “la concentrazione di gas” potesse provocare un’esplosione. Poi in serata è arrivato il bilancio: 52 persone – tra cui sei soccorritori – sono morte, “nessuno è rimasto vivo” tra chi era rimasto bloccato sottoterra. Serghiei Tsivilyov, governatore della regione di Kemerovo, ha annunciato tre giorni di lutto.

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