Cronaca

Estorsione, Fabrizio Miccoli condannato in appello a 3 anni e mezzo

Condanna per estorsione per Fabrizio Miccoli, ex attaccante e capitano del Palermo. L’ex calciatore è stato condannato in appello a 3 anni e 6 mesi di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Accusa di estorsione per Fabrizio Miccoli

La sentenza pronunciata dalla prima sezione penale della Corte di appello del capoluogo siciliano, presieduta da Massimo Corleo, ha dunque confermato quella di primo grado. Miccoli è accusato di aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di Nino, un mafioso del quartiere Kalsa, di riscuotere ventimila euro, frutto della cessione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine, dall’imprenditore Andrea Graffagnini per conto di un suo amico.

Il ricorso

“Questo procedimento – ha dichiarato Gianpiero Orsino, uno dei legali dell’ex calciatore – è iniziato in primo grado quando c’era già una richiesta di archiviazione da parte della Procura che è stata rigettata. Imputazione coatta, quindi.

Oggi abbiamo una persona assolutamente estranea per fatti tanto gravi che non lo possono riguardare. Anche un profano, leggendo le carte, si accorgerebbe che non è come stabilito nella sentenza. Ci ritroviamo davanti a una condanna che non ha alcuna rispondenza con i fatti. La stessa procura in tempi non sospetti aveva deciso di non chiedere il processo perché – ha concluso – non c’era alcuna ipotesi di reato su Miccoli”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio