Cronaca

Evan Lo Piccolo, ergastolo per la madre e il compagno: il bimbo ucciso dopo mesi di botte

I giudici della corte d'assise di Siracusa hanno condannato all'ergastolo Letizia Spatola, di 24 anni, e Salvatore Bianco, di 32 anni

È arrivata la condanna di ergastolo la madre di Evan Lo Piccolo e il compagno della donna. Il piccolo è stato ucciso nell’agosto del 2020, dopo essere stato picchiato ripetutamente.

Evan Lo Piccolo, ergastolo per la madre e il compagno: la condanna

La Corte di Assise di Siracusa ha condannato Letizia Spatola, 24 anni, e Salvatore Blanco, 32. I due, che vivevano a Rosolini (Siracusa) erano accusati di maltrattamenti ed omicidio. Il bambino avrebbe subito percosse e lesioni per mesi. La Corte, presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau, li ha condannati anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla decadenza della responsabilità genitoriale.

Inoltre, la coppia di assassini, è condannata anche al pagamento di una provvisionale alle parti civili: 50 mila euro in favore della nonna, Elisa Congiu, assistita dagli avvocati, Aurora Cataudella e Nino Savarino, 50 mila euro per Stefano Lo Piccolo, padre del bimbo e 25 mila euro ciascuno per gli zii, Michael Lo Piccolo e Jessica Lo Piccolo. La madre di Evan, che si trova agli arresti domiciliari, era presente in aula con il suo avvocato Natale Di Stefano. Blanco, difeso dall’avvocato, Salvatore Irullo, era in collegamento dal carcere di Vibo Valentia dove si trova rinchiuso.

La ricostruzione in aula

La ricostruzione dei fatti è stata supportata anche da alcune intercettazioni ambientali realizzate grazie all’installazione di microspie nella casa in cui è avvenivano i maltrattamenti. Le immagini relative all’arrivo della vittima al Pronto soccorso dell’ospedale di Modica in cui sarebbero emerse delle ecchimosi sul corpo del bimbo, insieme a queste raccapriccianti conversazioni, sono finite nel processo, andando a confermare le terribili angherie subite dal piccolo Evan. Il piccolo, secondo la tesi della procura, avrebbe subito da tempo le percosse del compagno della madre.

A supporto della ricostruzione degli inquirenti, ci sono le intercettazioni ambientali grazie alle microspie sistemate dai carabinieri nella casa in cui si è consumato il dramma. Quelle conversazioni sono finite nel processo, insieme alle immagini relative all’arrivo della vittima al Pronto soccorso dell’ospedale di Modica in cui sarebbero emerse delle ecchimosi sul corpo del bimbo. Il piccolo, secondo la tesi della procura, avrebbe subito da tempo le percosse del compagno della madre. Per i parenti paterni del piccolo, Letizia Spatola avrebbe fatto di tutto per tenere nascoste le violenze. Il pediatra avrebbe e saputo solo di una delle due lesioni, alla clavicola e al femore, subite da Evan prima del delitto.

La vicenda, come è morto Evan Lo Piccolo

Evan era deceduto per la “grave insufficienza cardio-respiratoria da broncopolmonite da aspirazione”, riconducibile secondi i periti alle lesioni subite nel corso dei mesi. Quando il bimbo era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Modica i medici si sarebbero accorti delle ecchimosi sul corpicino. Secondo la Procura, Evan avrebbe subito diverse fratture per le percosse del compagno della madre. Solo per alcune di queste avrebbe subito il ricovero in ospedale.

Traumi pregressi esaminati sul corpo del piccolo Evan: fratture esterne ma anche al femore, allo sterno. Nell’ultimo ricovero, a luglio 2020 per una frattura alla clavicola, i medici facendo la radiografia si erano accorti delle fratture alle costole.

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