Niente rito abbreviato per Adilma Pereira Carneiro, accusata di aver orchestrato l’omicidio del suo compagno Fabio Ravasio, investito e ucciso il 9 agosto scorso a Parabiago, in provincia di Milano.
Omicidio Fabio Ravasio a Milano, niente rito abbreviato
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Busto Arsizio, Veronica Giacoia, ha infatti respinto la richiesta presentata da lei, così come quella del marito di Adilma, Marcello Trifone, che si trovava sull’Opel che ha travolto Ravasio mentre era in bicicletta. Anche il figlio della donna, Igor Benedito, ritenuto dagli inquirenti il conducente dell’auto, e Fabio Oliva, meccanico e presunto amante di Adilma, hanno visto le loro richieste di rito abbreviato rigettate. “Siamo soddisfatti per come si è svolta la situazione”, ha dichiarato Annamaria Trentarossi, madre di Ravasio, al termine dell’udienza.
È uscita dall’aula con i pugni serrati, abbracciando un familiare. La donna, insieme al marito Mario, si è costituita parte civile con l’assistenza degli avvocati Barbara D’Ottavio e Francesco Arnone, oltre al professor Francesco Camilletti. “Il giudice ha respinto la richiesta di ammissione al rito abbreviato”, ha commentato brevemente l’avvocato D’Ottavio. “Abbiamo superato il primo ostacolo per ottenere giustizia per Fabio”.
Il Gup, per accogliere la richiesta, avrebbe dovuto escludere l’aggravante della premeditazione, che sia l’accusa che le parti civili considerano ampiamente dimostrata da intercettazioni e persino da sopralluoghi effettuati dai complici lungo il percorso che Ravasio avrebbe seguito il giorno dell’incidente. Il 27 gennaio, a questo punto, si aprirà il processo per tutti gli indagati davanti alla Corte d’Assise del tribunale di Busto Arsizio.