Da Imane Khelif all’orecchio bendato di Salvini: le fake news social che hanno dominato il 2024. Ecco una analisi esclusiva di Socialcom per AdnKronos sulle notizie false nel panorama attuale
Le fake news social che hanno dominato il 2024
Dall’identità di genere di Imane Khelif alla presunta ‘coppia’ formata da Elon Musk e Mark Zuckerberg, fino a Diodato e Ghali accusati di essere coinvolti nel sequestro Moro. Nell’ultimo anno, sono stati identificati 36 milioni di post, generando 1.687 milioni di interazioni, etichettati come ‘fake news’. Questi dati provengono da una ricerca condotta dal team di analisi di Socialcom, in esclusiva per AdnKronos, utilizzando la piattaforma Socialdata. I risultati evidenziano “numeri significativi” anche in Italia, con 448.000 menzioni che hanno generato 25 milioni di interazioni.
Musk e Zuckerberg, la protesta online
Il panorama delle “fake news” è estremamente variegato. Tra queste, ci sono le immagini create con l’Intelligenza Artificiale, come quelle che mostrano Musk e Zuckerberg insieme in una vasca idromassaggio o abbracciati teneramente sul letto, che hanno generato da sole 75.500 interazioni. Questi contenuti, condivisi principalmente su X e Facebook, le piattaforme di proprietà dei due imprenditori, sono stati utilizzati dagli utenti come un gesto provocatorio, un atto simbolico per richiamare l’attenzione sull’assenza, o almeno sull’insufficienza, di misure concrete per affrontare il problema della disinformazione online, come evidenziato dalla ricerca. Si tratta quindi di una protesta digitale che intende mettere in luce le responsabilità delle piattaforme social nella gestione e regolamentazione dei contenuti.
Il caso di Imane Khelif
Un altro episodio significativo è quello di Imane Khelif, pugile algerina che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’atleta era stata esclusa dai Mondiali 2023 a causa di livelli di testosterone superiori ai limiti stabiliti dal regolamento dell’Iba, l’International Boxing Association, un ente non riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, che invece organizza i Giochi Olimpici e aveva permesso a Khelif di partecipare alle competizioni in base a un regolamento differente. Questa situazione ha generato speculazioni riguardo alla possibilità che la pugile fosse transgender. Una narrazione che ha rapidamente guadagnato terreno sui social media, trovando “un ambiente favorevole in un contesto globale caratterizzato da un crescente dibattito sulla partecipazione degli atleti transgender negli sport”.
In effetti, l’analisi sottolinea che “Khelif presenta una condizione di iperandrogenismo, che comporta una produzione elevata di testosterone, ma questo non significa che sia transgender”. Inoltre, “le verifiche ufficiali effettuate dagli organi competenti hanno confermato la sua piena idoneità a competere nelle categorie femminili”. Le interazioni generate hanno raggiunto quasi 98 mila.
Beyoncé e Jay-Z
Negli Stati Uniti, durante un’intervista al programma Piers Morgan Uncensored del 2 ottobre 2024, la cantante Jaguar Wright ha mosso gravi accuse contro Beyoncé e Jay-Z, affermando che la coppia avesse più “vittime” rispetto a Sean “Diddy” Combs, che all’epoca era sotto processo per traffico sessuale.
Le dichiarazioni sono state subito etichettate come “senza fondamento” dall’avvocato dei due artisti, Alex Spiro, che ha richiesto formalmente la rimozione delle affermazioni dall’intervista. L’8 ottobre 2024, Piers Morgan ha adottato una posizione inusuale, scusandosi in diretta e ammettendo che le accuse erano infondate, annunciando la loro eliminazione dall’intervista originale. Questa bufala ha generato oltre 90 mila interazioni.
Madonna in Brasile a spese del governo Lula
Anche il concerto gratuito di Madonna, svoltosi il 4 maggio 2024 sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, è stato oggetto di una massiccia diffusione di fake news online, che ha portato a 134 mila interazioni. Le notizie false accusavano il governo federale brasiliano, guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, di aver finanziato l’evento con fondi pubblici. Tuttavia, tali affermazioni sono state ufficialmente smentite.
L’evento ha ricevuto principalmente finanziamenti da sponsor privati, tra cui Banco Itaú e Heineken. Inoltre, il governo dello Stato di Rio de Janeiro e il Comune hanno contribuito con circa 2 milioni di dollari ciascuno per sostenere l’organizzazione dell’evento.
Scontri tra suprematisti bianchi nel Regno Unito
Una serie di violenti scontri è scoppiata dopo il tragico omicidio di tre bambine a Southport, nel Regno Unito, perpetrato da un diciassettenne di origine africana. Gruppi di estrema destra hanno sfruttato la situazione, diffondendo la falsa notizia che l’assassino fosse un migrante, alimentando così tensioni sociali e trasformando quella che era inizialmente una denuncia contro la violenza sugli innocenti in un dibattito sui conflitti razziali.
Da un lato, i nazionalisti hanno accusato i media di celare la verità per evitare di essere accusati di razzismo; dall’altro, il governo e la stampa hanno denunciato coloro che diffondono fake news e incitazioni all’odio. Un episodio significativo è stata l’accusa di un utente di destra nei confronti di un reporter progressista, ritenuto colpevole di parlare di “rivolte dei bianchi”, nonostante il servizio mostrasse persone non caucasiche armate di machete. In questo caso, l’engagement ha raggiunto le 144mila interazioni.
Diodato e Ghali, rapitori di Moro e gli alieni a Miami
Anche in Italia le fake news rappresentano un problema significativo. Negli ultimi 12 mesi, abbiamo creduto a molte cose, persino che a rapire e assassinare Aldo Moro fossero i due idoli della Gen Z, Diodato e Ghali. Tuttavia, come sottolinea il report di Socialcom, si tratta di “un caso emblematico di vandalismo digitale su Wikipedia”, un fenomeno che “sfrutta la vulnerabilità delle piattaforme collaborative per diffondere contenuti falsi o irrispettosi, minando la credibilità delle informazioni online”. Questa bufala, che ha generato 11,7 mila interazioni, rappresenta “un grave oltraggio alla memoria di Aldo Moro, illustre statista e presidente della Democrazia Cristiana, rapito e tragicamente ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978”.
In effetti, la pagina Wikipedia su Aldo Moro è stata temporaneamente alterata, affermando che il suo rapimento fosse stato orchestrato dai cantanti italiani Diodato e Ghali, personaggi completamente estranei al contesto storico e politico di quel tragico evento.
Ma non è tutto. In Italia abbiamo anche creduto a presunti alieni avvistati a Miami, immortalati in un video diventato virale su TikTok, con ben 109 mila interazioni. La registrazione mostrava quella che sembrava una figura aliena alta tre metri presso il Bayside Marketplace, un centro commerciale di Miami. “Le immagini, caratterizzate da una qualità scadente e dalla presenza apparente di auto della polizia con i lampeggianti accesi, hanno subito innescato teorie complottiste e acceso un acceso dibattito online.
Tuttavia, la verità era ben diversa: l’intervento della polizia era stato richiesto per contenere alcuni disordini causati da un gruppo di adolescenti, mentre la presunta ‘figura aliena’ non era altro che un’ombra distorta creata dalle luci presenti sul luogo.
Dalla modella ‘virtuale’ all’orecchio ferito del ministro Salvini
Un altro episodio riguarda un giornalista sportivo italiano, Marco Violi, erroneamente scambiato per l’attentatore dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Durante un comizio a Butler, Pennsylvania, Trump è stato colpito all’orecchio destro da un proiettile. Subito dopo, su X, è circolata una notizia falsa che attribuiva l’attacco a “Mark Violets”, un presunto estremista antifa. In realtà, “Mark Violets” era una traduzione errata del nome di Marco Violi, la cui immagine è stata diffusa insieme alla notizia infondata.
Violi, presente a Roma al momento dell’incidente, ha negato con fermezza qualsiasi coinvolgimento e ha dichiarato di voler intraprendere azioni legali contro coloro che lo hanno diffamato. Le autorità statunitensi hanno poi identificato il vero responsabile dell’attentato in Thomas Matthew Crooks, un giovane ventenne della Pennsylvania.
Inoltre, un fotomontaggio di Matteo Salvini con l’orecchio bendato ha iniziato a circolare online, diffondendo un’immagine fuorviante del leader politico. Questa foto manipolata, principalmente condivisa sui social media, ha suscitato polemiche e reazioni contrastanti, rivelandosi una fake news con intenti satirici o denigratori. Il fotomontaggio, in particolare, mette in relazione la figura di Salvini con quella di Donald Trump, che in passato ha subito un attentato all’orecchio, amplificando così il messaggio attraverso un parallelismo ironico e provocatorio.
Infine, parliamo di Emily Pellegrini, la “modella più sexy al mondo”, che in realtà è un’influencer virtuale realizzata grazie all’uso avanzato dell’intelligenza artificiale. Questo personaggio digitale è stato concepito per incarnare un ideale di perfezione fisica e comportamentale, risultando così incredibilmente realistico agli occhi di milioni di utenti. Grazie a tecnologie all’avanguardia, come il deepfake, Emily si presenta in video e contenuti che sfumano i confini tra reale e virtuale, riuscendo a ingannare migliaia di fan online. Il suo successo non è casuale, ma deriva da una strategia imprenditoriale ben pianificata. Emily rappresenta infatti il culmine di una campagna di marketing meticolosamente elaborata, che non solo le ha garantito un vasto seguito, ma ha anche permesso di monetizzare il progetto in modo significativo, con guadagni stimati intorno ai 10.000 dollari a settimana.