Cronaca

Famiglia finlandese lascia la Sicilia per la scuola: cosa dicono i dati

Interviene anche il sindaco: "Avrà scelto strutture private"

Il sindaco di Siracusa interviene sulla vicenda della famiglia finlandese che ha deciso di lasciare la Sicilia. Francesco Italia, primo cittadino del centro siciliano, all’Adnkronos ha inviato una lettera “utile a fare una riflessione ampia sul sistema scolastico italiano, ma non partendo da un pregiudizio sui nostri professori e sui nostri istituti”.

Un modo per intervenire sulla vicenda della famiglia finlandese che, innamorata della Sicilia, aveva deciso di trasferirsi a Siracusa. Poi ha deciso di abbandonare la città e l’isola, per trasferirsi in Spagna a causa di un carente sistema scolastico definito.

Famiglia finlandese lascia la Sicilia: parla il sindaco di Siracusa

“Nella mia esperienza di vice sindaco prima e poi di sindaco – spiega il sindaco Italia – ho incontrato una straordinaria classe di professori, persone appassionate e motivate. Forse la signora si è rivolta a strutture private, perché quelli pubblici, sette in tutto, durante la mia sindacatura sono stati tutti ristrutturati e riqualificati e sono uno dei fiori all’occhiello della città“.

Il primo cittadino ribadisce: “Stiamo spendendo circa 10 milioni di euro tra fondi regionali e Pnrr sull’edilizia scolastica e stiamo potenziando l’offerta di asili nido e scuole materne. Entro il 2026 Siracusa avrà 400 nuovi posti di asili nido e 500 in scuole dell’infanzia. Due asili nido e due scuole materne sono già a gara perché avevamo il progetto esecutivo”.

Il sindaco spiega di essere venuto a conoscenza della lettera tramite la pubblicazione sul web: “Non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione. Non so a quale istituto la signora si riferisca e non posso entrare nel merito della vicenda perché non ho gli elementi per farlo. Credo che, però, l’esperienza negativa con un professore non autorizzi a a coinvolgere l’intera scuola siracusana“.

Ad ogni modo, Francesco Italia ammette che “è totalmente da rivedere la spesa del nostro Paese sulla scuola, lo Stato deve investire molto di più sul questo settore, in cui si fa la prima esperienza della cosa pubblica, delle regole e della socialità. Mi rendo conto che l’impatto di un trasferimento in Italia e in Sicilia da un Paese come la Finlandia è forte, posso solo augurare a questa famiglia di trovare un posto in cui si possano sentire a casa“, conclude.

La Sicilia spende più della Finlandia per la scuola (in rapporto al Pil)

Stando ai numeri, ad ogni modo, la Sicilia spenderebbe più della Finlandia per la scuola: un elemento che emerge dai dati Eurostat 2019 elaborati da Openpolis. Secondo questi dati, l’Italia è tra i peggiori Paesi d’Europa con appena il 3,9 per cento del Prodotto interno lordo (Pil) destinato a Istruzione e Formazione, contro una media europea del 4,7 per cento.

Secondo questi dati, però, la Sicilia sarebbe al livello dei più virtuosi paesi europei, con una quota in percentuale sul Pil dedicata all’istruzione pari al 6,1%, ovvero cinque miliardi e mezzo di euro. 

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