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Perché febbraio ha 28 giorni ed è il mese più corto dell’anno?

Perché febbraio finisce il 28: ecco perché è il mese più breve dell'anno. Nell'anno 8 a.C., il Senato romano decise di rinominare il mese

Perché il mese di febbraio dura 28 giorni ed è, dunque, il mese più corto dell’anno? Ecco perché febbraio finisce il giorno 28. Febbraio è il secondo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano e conta 28 giorni negli anni ordinari o 29 giorni negli anni bisestili. Viene dopo gennaio e prima di marzo ed è il terzo ed ultimo mese dell’inverno nell’emisfero boreale o dell’estate nell’emisfero australe.

Oltre al ventinovesimo giorno degli anni bisestili, in alcuni paesi è esistito anche un 30 febbraio: è stato introdotto in Svezia nel 1712 e in Unione Sovietica nel 1930 e 1931.

Perché febbraio finisce il 28: ecco perché

Nell’anno 8 a.C., il Senato romano decise di rinominare il mese di sextilis in augustus, in onore dell’imperatore Augusto. Siccome luglio aveva 31 giorni e agosto ne aveva 30, si decise di aggiungere un giorno ad agosto togliendolo a febbraio. Da allora febbraio conta soltanto 28 giorni.

Come mai febbraio ha 29 giorni?

Nel 713 a.C. Numa Pompilio modificò il calendario aggiungendo i mesi di gennaio e febbraio che vennero posizionati alla fine dell’anno, dopo dicembre. A febbraio, che era l’ultimo mese, furono assegnati 29 giorni. Successivamente Giulio Cesare fissò l’inizio dell’anno il 1° gennaio e introdusse gli anni bisestili.


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Perché i mesi non hanno tutti la stessa durata?

La risposta più semplice è che se dividessimo i 365 giorni di un anno solare per 30, non otterremmo un numero naturale, perché il risultato dell’operazione, cioè il numero di mesi di cui sarebbe composto l’anno, sarebbe di 12,6 periodico.

Perché febbraio e il mese più corto dell’anno?

Un anno solare è quindi di 365 giorni ma vi sono 6 ore in eccesso che per tale ragione ogni 4 anni danno vita a un altro giorno che si aggiunge al mese più corto in assoluto, appunto febbraio.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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