Cronaca

Femminicidio Romina De Cesare, il medico legale: “Fatale la coltellata al cuore”

La donna è stata uccisa lo scorso maggio dall'ex compagno nel suo appartamento

Secondo l’ultima perizia del medico legale Romina De Cesare, vittima del femminicidio avvenuto nel centro di Frosinone, è stata una coltellata al cuore ad essergli fatale. La donna è stata uccisa lo scorso maggio dall’ex compagno nel suo appartamento.

Femminicidio a Frosinone, fatale per Romina De Cesare una coltellata al cuore

Ad uccidere Romina lo scorso maggio nel suo appartamento nel centro di Frosinone è stata una coltellata dritta al cuore inflitta dal suo ex compagno, Pietro Ialongo. Questo è quanto emerso dall’ultima perizia del medico legale depositata nei giorni scorsi. In tutto la vittima è stata colpita da 15 coltellate.

Le coltellate inflitte

Numerosi i tagli presenti sul resto del corpo: sulle braccia e sulle gambe. La coltellata che inizialmente sembrava essergli stata fatale era quella all’addome che aveva colpito il fegato, ora smentita. L’organo, infatti, sembra essere stato colpito solo superficialmente.

L’omicidio lo scorso maggio a Frosinone

Romina De Cesare sarebbe stata uccisa lo scorso 2 maggio nel suo appartamento nel centro di Frosinone. Il killer che l’avrebbe raggiunta da 15 fendenti sembra essere l’ex compagno, Pietro Ialongo, perito informatico di 38 anni.

Secondo una prima dinamica, i due si erano lasciati da poco e l’uomo non avrebbe accettato la relazione tanto da arrivare a commettere un gesto tanto folle. Dopo dieci anni dalla fine della relazione, il 38enne era rimasto in casa della donna in attesa di trovare una sostituzione. Proprio l’appartamento dove si è consumato l’ennesimo femminicidio.

A lanciare l’allarme l’attuale compagno della vittima: Romina non rispondeva alle chiamate e neppure al citofono. Le forze dell’ordine però arrivate sul luogo hanno fatto la macabra scoperta.

Il primo ad allarmarsi, è stato il suo attuale compagno: Romina aveva smesso di rispondere alle telefonate e non rispondeva più neppure neppure al citofono. Così sono state chiamate le forze dell’ordine che, forzando la porta di ingresso, sono entrate in casa e hanno rinvenuto il corpo della ragazza.

Il ritrovamento dell’uomo a Sabaudia

Nel frattempo Ialongo, in seguito all’omicidio, ha raggiunto in automobile la spiaggia di Sabaudia, dove è stato trovato e fermato seminudo dai carabinieri del luogo. A confermare la connessione fra l’uomo in stato confusionale sulla spiaggia di Torre Paola e la ragazza morta nell’appartamento, alcuni oggetti nella macchina. Poi, dopo alcune ore, è crollato e ha confessato l’omicidio. “Non si è reso conto di cosa diceva”, ha dichiarato l’avvocato.

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