Cronaca

Porta il feto morto in grembo da 16 giorni: non ci sono i medici per il raschiamento

Una donna ha perso il figlio all’ottava settimana e tutt’oggi porta il feto morto ancora in grembo perché chi si occupa del raschiamento lo fa solo il lunedì

Porta il feto morto in grembo da 16 giorni

Ho perso mio figlio all’ottava settimana e tutt’oggi lo porto ancora in grembo perché chi si occupa del raschiamento lo fa solo il lunedì, e giovedì, cioè le passate Pasquetta e 25 aprile, e io sto ancora in queste condizioni.

Sono 16 giorni che la creatura è venuta a mancare e devo aspettare lunedì… Non basta già il dolore di una mamma ma anche l’agonia. È uno schifo“.

 

Silvia, una 40enne donna di Roma, resta incinta e lascia il lavoro troppo pesante in una piattaforma logistica romana. Ma dopo un controllo scopre che ha avuto un aborto spontaneo, risalente alla settimana precedente, e per il raschiamento deve attendere il lungo ponte festivo perché i giorni disponibili sono il lunedì e il giovedì, rispettivamente Pasquetta e 25 aprile.

Questo avviene in un noto ospedale romano, ma è solo lo specchio di un problema diffuso che riguarda il sistema sanitario nazionale.

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