Cronaca

Fidanzati uccisi a Pordenone: Cassazione conferma ergastolo per Ruotolo

Lʼex militare di Somma Vesuviana sparò 7 colpi di pistola da distanza ravvicinata colpendo prima Trifone Ragone e poi Teresa Costanza

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Giosuè Ruotolo, accusato del duplice omicidio, per motivi di rabbia e gelosia, dei due fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone il 17 marzo 2015 a Pordenone. Gli “ermellini” hanno dichiarato inammissibile il ricorso della difesa di Ruotolo contro la sentenza emessa dalla Corte di Assise di Appello di Trieste il primo marzo 2019.

Omicidio di Pordenone, confermato ergastolo per Ruotolo

Giosuè Ruotolo, ex militare di Somma Vesuviana uccise con sette colpi di pistola da distanza ravvicinata nel parcheggio del Palazzetto dello Sport di Pordenone colpendo prima Trifone Ragone, militare, originario di Adelfia, 28 anni, mentre saliva in macchina lato passeggero e poi Teresa Costanza, 30 anni, assicuratrice milanese di origini siciliane, laureata alla Bocconi.

Le motivazioni della sentenza in Primo Grado

In primo grado il pm Pier Umberto Vallerin aveva sottolineato che Ruotolo, unico imputato, aveva “commesso gli omicidi per salvare la sua carriera” e che “l’odio verso Trifone e la gelosia verso Teresa lo avevano assalito già da tempo. Togliendoli di mezzo sparivano due rivali, due minacce viventi, due persone verso cui covava odio già da tempo“.

Ad avviso di quanto stabilito dalla Corte di Assise di Appello, non si trattò di un delitto “di ‘impulso’” ma venne “premeditato, accuratamente studiato nei dettagli” probabilmente dettato da una “rabbia di Ruotolo verso Ragone” che si “trasmutava in odio e in vera e propria sete di vendetta“.

La conferma dell’ergastolo

Secondo i giudici di merito, Ruotolo si è costruito un “alibi falso” e “si è reso responsabile di tutta una serie di ‘bugie’ e di ‘reticenze’ che “rappresentano, complessivamente considerate, un ulteriore, certo, grave indizio a suo carico“.

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