Cronaca

La promessa di Figliuolo: “In tre settimane colmato il deficit di vaccini in Campania”

Figliuolo rassicura la Campania sulle dosi di vaccino in arrivo e garantisce l'immunità di gregge per fine estate

Il generale Figliuolo rassicura la Campania sul numero di dosi di vaccino. In una lunga intervista al Mattino, il commissario straordinario per l’emergenza Covid in Italia ha garantito l’annullamento del deficit più volte contestato dal governatore Vincenzo De Luca: “All’inizio della campagna vaccinale si tenne conto oltre che del numero di abitanti dell’età della popolazione e di fattori sanitari – ha spiegato Figliuolo –  Ora tutte le Regioni hanno condiviso l’attuale criterio di suddivisione, che segue il principio una testa un vaccino”.

Dosi di vaccino, Figliuolo rassicura la Campania

“Per alcune Regioni, come la Campania, comparando il vecchio criterio con il nuovo, basato solo sulla popolazione, si è reso necessario un riequilibrio. La Struttura Commissariale non dispone di dosi aggiuntive per ripianare in un’unica soluzione le necessità di otto Regioni in credito. Il recupero sarà graduale tra nuovi approvvigionamenti e la riserva che ho creato. Per la Campania siamo in piena fase di recupero, secondo un piano di bilanciamento che si concluderà entro la prima settimana di giugno” ha assicurato il generale.

Il vaccino Astrazeneca al Sud

“Voglio sfatare la vulgata Sud-Nord: la Campania usa Astrazeneca tanto quanto la Lombardia. È vero che ci sono Regioni del Sud come Sicilia, Calabria e Basilicata ma anche del Centro come l’Abruzzo – in cui vi è una percezione non adeguata del vaccino anglo-svedese. Il primo bilanciamento, pari a 50 mila dosi, è avvenuto – con la regia della Struttura Commissariale – tra Sicilia e Puglia, su esplicita richiesta del presidente Emiliano in accordo con il presidente Musumeci. Il piano dev’essere applicato per bene, con il controllo continuo della Struttura commissariale e con la collaborazione dei presidenti delle Regioni: in tal modo le azioni acquistano valore positivo e si produce un effetto moltiplicatore.

Come linea generale il controllo dei fabbisogni è una delle principali azioni dirette e costanti che svolgo unitamente alla mia Direzione Operativa. Quando serve, si operano dei bilanciamenti concordati con le Regioni. Non esiste un magazzino di vaccini, sarebbe totalmente illogico. I trasferimenti di dosi hanno carattere provvisorio, perché – quando la situazione degli approvvigionamenti si normalizza – la Regione che ha ceduto temporaneamente i vaccini a sua disposizione ne riceve altrettanti, secondo il principio una testa un vaccino” ha concluso Figliuolo.

Quando raggiungeremo l’immunità di gregge col vaccino?

“Secondo il piano di marzo, che ipotizzava approvvigionamenti regolari in termini di tempo e di quantità e un tasso di adesione costante alla campagna vaccinale, si era stimato che alla fine dell’estate avremmo avuto la copertura dell’80% dell’intera platea da vaccinare. I tagli di alcune forniture e la sospensione temporanea di Astra Zeneca e Johnson & Johnson hanno provocato qualche rallentamento, che si conta di recuperare grazie alle maggiori forniture previste nel terzo trimestre. L’obiettivo del piano rimane invariato” ha spiegato.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio