Cronaca

Si fingono dirigenti del Miur e truffano le scuole paritarie: 8 arresti tra Torino, Catania, Brescia e Caserta

Truffe in diverse scuole paritarie d’Italia: si fingono dirigenti del Miur e chiedono bonifici fino a tremila euro, da fare subito e su una Postepay, poi regolarmente svuotata e divisa fra varie persone.

Si fingono dirigenti del Miur e truffano le scuole

La truffa è stata messa a segno da un gruppo di persone, e da fantomatici “dottori Messina e Fata”, che per l’intera giornata (telefonando dal Piemonte e dalla Sicilia) contattavano scuole paritarie e asili nido in tutta Italia per chiedere bonifici. I particolari dell’operazione condotta dalla Procura di Potenza e dai Carabinieri – che ha portato tra le province di Torino, Catania, Brescia e Caserta, a otto arresti (due in carcere e sei ai domiciliari) e a otto obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria – sono stati illustrati stamani, a Potenza, dal Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio.

L’indagine

L’indagine è partita a settembre dello scorso anno, quando il dirigente di un istituto paritario lucano ha denunciato la richiesta di soldi. Il modus operandi era sempre lo stesso: il falso dirigente del Miur contattava le strutture – usando una sim intestata a un ignaro prestanome – chiedendo la restituzione di 2.490 euro (2.500 euro è il limite massimo di versamento su una “Postepay evolution”), chiedendo un bonifico immediato. Dopo aver convinto il dirigente, si allertavano i complici per prelevare immediatamente il denaro dalla carta (lasciando un 20% circa al titolare del conto), e trasferendolo su un altro conto, per poi dividere i proventi tra due nuclei familiari, a Torino e a Catania.

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