Cadavere decapitato a Forlì, spunta la pista della faida familiare

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda del cadavere decapitato trovato a Civitella di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena. Il corpo privo di vita appartiene al 55enne Franco Severi, un agricoltore del posto che era scomparso da alcuni giorni. A fare la macabra scoperta sono stati i suoi amici, che lo hanno prima cercato all’interno della sua abitazione, poi a pochi passi dalla sua casa lo hanno trovato morto in un dirupo.

Cadavere trovato decapitato a Forlì: che cosa sappiamo

Una vicenda ancora con i contorni misteriosi. Fin dal primo momento gli inquirenti non hanno escluso nessuna pista sulla sua morte. Stando a quanto si apprende, i medici legali che hanno effettuato i primi rilievi sul corpo, hanno costatato che il capo non è stato staccato da un animale. Escluso anche l’incidente sul lavoro anche perché nessun mezzo agricolo è stato trovato vicino al cadavere.

Per gli investigatori non c’è alcun dubbio: si è trattato di un omicidio. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Franco Severi. Che cos’è successo? Si indaga anche per capire come sono andate le cose, quali erano i suoi rapporti e le sue abitudini.

Spunta l’ipotesi di una faida familiare

Prende sempre più forma l’ipotesi di una faida familiare. Stando ai racconti degli abitanti della zona, l’agricoltore era conosciuto come una persona silenziosa e solitaria. Proprio per questo motivo la notizia della sua scomparsa ha lasciato tutti senza fiato. Qualcuno però, ha parlato dei dissidi familiari. Le indagini dei militari nelle ultime ore si concentrano proprio su questo elemento. Cause civili e penali, un incendio, alcune minacce contro la madre e una denuncia verso Franco da uno dei fratelli. Racconti confusi a cui le forze dell’ordine dovranno dare una spiegazione.

L’autopsia

Nel frattempo, per fare luce sulla vicenda, è stata disposta l’autopsia sul corpo di Franco Severi. Per gli inquirenti il suo corpo è stato gettato nel dirupo poco dopo la sua morte. Una tesi che sarebbe avvalorata dal fatto che a fianco del suo corpo non è stata rinvenuta alcuna traccia di sangue.