Inchiesta

Casamicciola e la tragedia annunciata: “Una casa su due è abusiva” | IL REPORT

Il report mostra un'Italia spaccata in due

La tragica vicenda di Casamicciola di Ischia fa tornare d’attualità il tema relativo all’abusivismo in Italia. Un problema nazionale, ma che riguarda soprattutto le regioni meridionali. Il dato emerge dall’ultimo dossier di Legambiente “Abbatti l’abuso”. 

Un report che mostra un’Italia spaccata in due: al Nord, dove l’irregolarità edilizia è costituita in larga parte da piccoli abusi, si fanno i controlli, si sanziona l’abuso e si demolisce. Al Sud, dove esistono luoghi in cui ci sono più case abusive che famiglie, avviene il contrario, salvo rare eccezioni. In queste regioni, dove il fenomeno dell’abusivismo edilizio ha pesantemente compromesso il territorio, devastando aree enormi in particolare lungo la costa, le case illegali non vengono abbattute.

Frana di Casamicciola di Ischia, la mappa dell’abusivismo in Italia

Il dato nazionale è quanto mai eloquente: sulla base delle risposte complete date dai 1.819 comuni (su 7.909) al questionario di Legambiente, nella Penisola dal 2004, anno dell’ultimo condono, al 2020 è stato abbattuto solo il 32,9% degli immobili colpiti da un provvedimento amministrativo, un dato “trainato” dall’attività degli enti locali delle regioni del Centro Nord. Bene Veneto e Friuli Venezia Giulia che, nella classifica per numero di ordinanze di demolizioni eseguite, superano entrambe il 60%, seguite da Valle d’Aosta (56,3%), Provincia autonoma di Bolzano (47%), Lombardia (44,2%).

Poi ci sono Piemonte, Liguria e Toscana che dichiarano di aver demolito almeno il 40% degli immobili o degli interventi abusivi colpiti da ordinanza di abbattimento.  Male, invece, il Sud Italia dove, a parte la Basilicata con un 26% delle ordinanze di demolizioni eseguite, vede la Puglia piazzarsi in fondo alla classifica con un misero 4%, preceduta dalla Calabria (11,2%), dalla Campania (19,6%), dalla Sicilia (20,9%) e dal Lazio (22,6%).


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La frana di Casamicciola

In particolare in Puglia, Calabria, Sicilia e Calabria, tra le regioni più segnate dalla presenza mafiosa e dove stando all’ultimo rapporto Ecomafia vi si concentra il 43,4% degli illeciti nel ciclo del cemento registrati in Italia nel 2019, sono state emesse 14.485 ordinanze di demolizione (con la Campania a guidare la classifica nazionale con 6.996 provvedimenti di abbattimento) e ne sono state eseguire appena 2.517, pari al 17,4%. In altri termini, cinque volte su sei l’abusivo ha la quasi matematica certezza di farla franca. Può andargli ancora meglio se l’immobile è stato realizzato lungo le coste: se si considerano solo i comuni litoranei, infatti, la percentuale nazionale di abbattimenti scende a 24,3%.

Le demolizioni nelle singole province

Per quanto riguarda le demolizioni, su scala provinciale, la performance migliore è quella dei Comuni della Provincia di Pordenone con il 94,8% delle ordinanze di demolizione eseguite. Ottima prestazione anche quella dei Comuni delle province di Biella (92,3%), Rovigo (91.1%) e Belluno (89.7%). Nelle regioni più “abusive” i risultati migliori sono quelli dei comuni delle province di Rieti (52.1%), Avellino (38,4%), Palermo (34,6%) e Agrigento (33,5%).


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Una veduta di Ischia dall’alto

In fondo alla classifica sono da segnalare, invece, tra le altre la provincia di Nuoro, con 662 ordinanze e 28 demolizioni eseguite (4,2%), quella di Foggia, con 839 ordinanze di abbattimento di cui solo 19 eseguite (2,3%), quella di Siracusa, con solo 2 ordinanze eseguite su 470 (appena lo 0,4%) e, infine, la provincia di Catanzaro, con 174 ordinanze di demolizione comunicate dai Comuni, nessuna delle quali portata a buon fine. Se stringiamo l’obiettivo sui capoluoghi di provincia, il tasso di risposta all’indagine di Legambiente è del 36,4% e il rapporto tra ordinanze e demolizioni scende al 25,8%.

La città di Pordenone che, nel periodo considerato, ha demolito il 100% degli immobili sanzionati e può aggiungere al risultato un numero rilevante di autodemolizioni da parte dei proprietari ancora prima di emettere le relative ordinanze. Promosse anche le città di Lecco e Rovigo con il 100%, e Biella con il 98,1%. Il migliore tra i comuni con più di 100mila abitanti è Forlì, con il 71,5%. Merita menzione Avellino, prima tra le città del sud, che ha demolito il 48% degli immobili abusivi.

La situazione a Napoli e Campania

In valori assoluti la seconda regione è il Lazio (540 immobili acquisiti), seguita dalla Campania (212), dall’Emilia Romagna, con 135 trascrizioni, e dal Piemonte (89). La provincia con il numero maggiore di acquisizioni è quella di Roma, con 494, segue quella di Catania (255), Napoli (198), Trapani (194), Agrigento (184) e Siracusa (153).

La zona di Casamicciola Terme è storicamente vittima di catastrofi naturali. Dal terremoto del 1883 che colpì l’isola di Ischia nacque il detto “è successo una Casamicciola”, ripreso anche da Eduardo De Filippo nel primo atto di Natale in casa Cupiello.

In quel sisma morirono oltre 2mila persone. Alla fragile morfologia dell’isola si è aggiunta la mano dell’uomo che ha costruito senza regole. Lo ha sottolineato anche il leader dei verdi, Angelo Bonelli, sostenendo che “una casa su due a Casamicciola è abusiva”.


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Matteo Salvini e Giuseppe Conte

Il condono del 2018

Si discute, inevitabilmente, anche del decreto legge approvato nel 2018 dal primo governo di Giuseppe Conte (sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega). Soprannominato decreto Genova, conteneva provvedimenti per la costruzione di un nuovo ponte a Genova, ma anche alcune norme relative alla ricostruzione delle case di Ischia distrutte dal terremoto dell’agosto del 2017.

Nel dettaglio, l’articolo 25 consentiva l’accesso ai fondi pubblici per ricostruire migliaia di case, anche quelle risultanti da abusi edilizi a cui però non era stata ancora applicata la sanatoria per lungaggini burocratiche o ritardi nei controlli..

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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