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Francis Scott Key Fitzgerald, lo scrittore del sogno americano

Fitzgerald è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi e racconti. Celebri: "Il grande Gatsby" e "Tenera è la notte"

Francis Scott Key Fitzgerald è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense, autore di romanzi e racconti. È considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del jazz e dei cosiddetti ruggenti anni Venti e, più in generale, per la sua opera complessiva del XX secolo.

La tematica ricorrente nelle sue opere è Il sogno americano del successo e dell’evasione da una cruda realtà che lascia presagire l’imminenza del disastro avvenuto pochi anni dopo la fine della guerra. Nella sua spietata e impietosa analisi di quelle classi agiate, sfarzose e insulse, ma di cui subisce il fascino sin da ragazzino, si avverte una malinconica dolcezza, seppur in un’atmosfera stantia, che ipnotizza il lettore sin dalla prima pagina.

Francis Scott Key Fitzgerald, scrittore e sceneggiatore statunitense

Francis Scott Key Fitzgerald nasce il 24 settembre 1896 a Saint Paul (Minnesota, USA). La sua infanzia è dominata dai principi e dagli ideali dell’aristocrazia del sud cattolica e conservatrice. Purtroppo il padre Edward non è molto abile nella gestione della famiglia e spesso non riesce a far fronte alle richieste economiche quotidiane. Le cose cambiano con la nascita della secondogenita Annabel e il trasferimento a Buffalo. Ma il periodo di tranquillità dura poco, il padre viene licenziato dalla società per la quale fa il rappresentante, e la famiglia ritorna a Saint Paul, dove provvede al loro mantenimento la nonna materna. Proprio grazie al ramo materno della famiglia, riesce a completare i suoi studi e a dare prova del suo precoce talento per la scrittura.

Gli inizi

Nel 1909 pubblica il suo primo racconto: Il mistero di Raymond Marge. I genitori, però, dopo aver riscontrato lo scarso rendimento scolastico, lo trasferiscono alla Newman School in New Jersey; college noto per una rigida impronta cattolica. Eppure, qui conosce un frate molto eclettico, padre Fay, a cui finirà per dedicare il suo primo romanzo: Di qua dal paradiso.


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Nel 1913 arriva a Princeton, tappa fondamentale per la sua formazione come scrittore. È qui, infatti, che si immerge nella lettura dei classici e intrattiene rapporti di conoscenza e amicizia con numerosi intellettuali. Questo però è anche il periodo della sua definitiva affermazione come dandy e appassionato frequentatore di feste e intrattenimenti teatrali. Proprio durante l’università, intraprende una relazione con la giovane Ginevra King, appartenente all’alta società di Chicago, ma la breve durata di questo rapporto amoroso lo lascia piuttosto amareggiato.

Prima Guerra Mondiale

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fa domanda di arruolamento e parte nell’ottobre del 1917 senza aver conseguito la laurea. Il suo desiderio è quello di combattere in Europa in nome degli ideali di giustizia e libertà, ma viene inviato in Kansas, dove trascorre lunghi mesi inattivi e frustranti.


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In questo periodo, apparentemente piatto e insoddisfacente, avviene l’incontro destinato a cambiare la sua vita. Dopo il trasferimento del suo campo militare in Alabama, conosce ad un ballo la figlia, Zelda Sayre, di un noto giudice locale. I due si sposeranno nel 1920. Prima di arrivare al matrimonio, però, c’è un momento di rottura che rivela quanto Fitzgerald sia legato alla donna. Dopo il rifiuto dell’editore Scribner a pubblicare il suo primo romanzo, Di qua dal paradiso, Zelda lo lascia e lui vive in uno stato di ebbrezza continua per circa tre settimane.

Il romanzo subisce poi una lunga revisione e viene pubblicato nel 1920, diventando in poco tempo un vero e proprio best-seller. Inizia così un periodo di spensieratezza che lo consacra come rappresentante della generazione perduta dei ruggenti anni Venti. La casa newyorkese della coppia diventa, infatti, il centro di feste e riunioni di amici e, quasi, una sorta di simbolo di uno stile di vita disimpegnato e spregiudicato.

I grandi viaggi

Iniziano anche i viaggi in giro per il mondo: la coppia sarà prima a Londra e poi a Parigi. Qui, nel 1921, entrano a far parte della cerchia di intellettuali che si riunisce intorno a Gertrude Stain, e che è composta prevalentemente da letterati espatriati. I due racconteranno il periodo francese in una raccolta del 1934.


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The Great Gatsby, uno dei grandi lavori di Scott.

Nel 1921, a Saint Paul, nasce la figlia Frances soprannominata Scottie. La permanenza a Saint Paul, però, dura poco: Zelda non si trova bene nell’ambiente troppo tradizionalista della cittadina e i due tornano a New York. È proprio questo il periodo che diventa assoluto protagonista del suo romanzo più noto: Il grande Gatsby.

Intanto, la sua attività di scrittore si fa molto intensa: pubblica nel 1922 Belli e Dannati e, sempre nello stesso anno, la raccolta Racconti dell’età del jazz.

Ritorno in Francia e morte

Nel 1924, i due tornano in Francia nel tentativo di diminuire le spese familiari. In Costa Azzura, Zelda finisce per invaghirsi di un aviatore e cominciano i primi problemi di coppia. Per evitare la rottura, si recano in Italia, ma Scott che ha cominciato a bere finisce coinvolto in una lite con un tassista. La rottura è ormai prossima, favorita anche dalla schizofrenia di Zelda, diagnosticata nel 1930. I medici le prescrivono un periodo di ricovero in una clinica specializzata in Svizzera. Dopo la dimissione della donna, i due tornano insieme negli Stati Uniti e nel 1934 lo scrittore pubblica il suo quarto romanzo Tenera è la notte. La sua situazione personale però precipita: il romanzo non ottiene il successo sperato e si ammala prima di tubercolosi e poi di depressione a causa delle tante difficoltà economiche e familiari.


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La ripresa inizia nel 1937, quando accetta un contratto di 18 mesi come sceneggiatore a Hollywood. Qui conosce una cronista mondana che gli consente di ritrovare l’equilibrio perduto. Nel novembre del 1940, mentre è alle prese con la stesura del romanzo Gli ultimi fuochi viene colto da un attacco di cuore. Francis Scott Fitzgerald muore il 21 dicembre 1940 all’età di soli 45 anni.

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