Cronaca

Catania, frase shock della leghista Angela Maraventano: l’ex senatrice lascia il partito

Catania, frase shock dell’ex senatrice della Lega Angela Maraventano dal palco della manifestazione a sostegno di Matteo Salvini “La nostra mafia ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima”: lei si scusa, ma è troppo tardi, ha dovuto lasciare il partito.

Ex senatrice Lega Angela Maraventano: frase shock sulla mafia

Una frase che è un inno alla mafia e che, a detta della diretta interessata, è stata fraintesa. Ma ormai il danno è fatto. L’ex senatrice della Lega, ed ex vice sindaco di Lampedusa, Angela Maraventano, intervenuta alla manifestazione a sostegno di Matteo Salvini, a Catania, ha esternato, in poche, lapidarie parole, il suo pensiero.

Maraventano lascia la Lega

Dopo la frase pronunciata al comizio in favore di Salvini l’ex senatrice ha scelto di lasciare la Lega “Sì, lascio la Lega, accolgo la richiesta di Candiani, giusto così, io sono una persona seria. Io continuerò a fare la mia battaglia, contro le mafie dei tunisini e dei nord africani, vado avanti per la mia strada”, ha dichiarato.

Inno alla mafia

L’ex senatrice, dopo aver accusato il Governo, “abusivo“, di non impedire “l’invasione del Paese” e di essere “complice di chi traffica carne umana”, ha inneggiato alla mafia “La nostra mafia che ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima. Dove sono? Non esiste più. Perché noi la stiamo completamente eliminando. Perché nessuno ha più il coraggio di difendere il proprio territorio”

 Le scuse

“È stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana”, aveva dichiarato lei all’Ansa, ma le polemiche seguite al suo intervento sono divampate come fuoco in una sterpaglia. “Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – si era giustificata- sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione‘ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”.

Condanna unanime

Le dichiarazioni della Maraventano erano state duramente stigmatizzate dall’ex presidente del Senato Pietro Grasso, dalla sorella di Giovanni Falcone e presidente della Fondazione intestata al magistrato Mariam e dal sindaco di Lampedusa Totò Martello, che avevano invitato il leader della Lega Matteo Salvini a prendere le distanze.

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