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Perché tutti ripropongono la frase Whatever it takes di Mario Draghi: significato e traduzione

Come nasce la frase “Whatever it takes” di Draghi e perché è importante. La frase è stata riproposta durante l’emergenza Covid

Perché Mario Draghi viene associato alla frase Whatever it takes, ovvero “costi quel che costi” o anche “tutto ciò che è necessario“. Una frase pronunciata nel 2012 dall’ex presidente della Banca Centrale Europea e finita addirittura sulla Treccani. Una “sentence” tornata di moda già all’inizio dell’emergenza Covid e che ora può diventare un tormentone dopo la crisi di governo.

Come nasce la frase “Whatever it takes” di Draghi

La Treccani descrive la genesi del “Whatever it takes” di Draghi con queste parole: “È il 26 luglio del 2012. L’Europa dell’euro è in grande difficoltà. Sale lo spread in molti Paesi. In Grecia tornano a soffiare pesanti venti di crisi. L’euroscetticismo inglese si gonfia. Draghi, da meno di un anno Presidente della Banca centrale europea, sale sul palco della conferenza di Londra e, senza troppi preamboli, dopo una manciata di minuti di introduzione, pronuncia la frase che cambia la storia della crisi: ‘Entro il suo mandato la Bce preserverà l’euro, costi quel che costi (whatever it takes). E, credetemi, sarà abbastanza’”.


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Whatever it takes durante l’emergenza Covid

La frase è stata riproposta durante l’emergenza Covid. All’inizio della pandemia, Draghi sul Financial Times suggerì una possibile reazione economica alla crisi causata dall’emergenza sanitaria: “Le banche devono rapidamente prestare fondi a costo zero alle aziende preparate a salvare posti di lavoro. Poiché in tal modo esse diventano veicoli di politica pubblica, il capitale di cui necessitano per eseguire questo compito deve essere fornito dallo Stato sotto forma di garanzie pubbliche su tutti gli sconfinamenti aggiuntivi di conto o sui prestiti”.

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