Coez: le frasi piĆ¹ belle delle sue canzoni

Coez, nome d’arte di Silvano Albanese, nasce a Nocera Inferiore l’11 luglio del 1983. ƈ un rapper e cantautore che ĆØ riuscito ad imporsi prepotentemente nel panorama musicale italiano. Con il suo primo album, uscito nel 2013, si ĆØ posizionato nella top ten della classifica GFK, restando in questa posizione per un mese.

La musica di Coez ha conquistato subito radio, tv, social e carta stampata, tanto da meritare numerosi articoli su autorevoli testate come il Corriere della Sera, Vanity Fair, Repubblica e Rolling Stone. E’ arrivato in finale al Music Summer Festival 2013 ed ĆØ stato scelto come artista del mese da MTV. Da quel momento in poi la sua carriera di cantautore ĆØ stata un vero successo.

Coez e gli esordi

Campano di nascita ma romano di adozione, Coez si trasferisce a soli tre anni nella capitale insieme alla mamma, dopo essere stato abbandonato dal padre. E’ proprio a lei che Silvano dedicherĆ  la canzone “Yo Mamma”, anni dopo. Bambino vivace e non troppo incline allo studio, preferisce trascorrere le sue giornate nella realizzazione di graffiti.

I suoi esordi musicali iniziano nel 2001, ma ĆØ grazie al suo passato di writer che sceglie lo pseudonimo Coez: con esso firmava le sue opere. A 19 anni, con i suoi compagni della Scuola di Cinematografia Franz e Nicco, Silvano fonda il gruppo musicale Circolo Vizioso, creando il primo lavoro che porta lo stesso nome della band. Dopo un paio di anni esce il loro primo disco ufficiale “Terapia” prodotto da Sine e Ford 78.

Nel 2007 il gruppo entra in contatto con gli Unabombers nella persona di Lucci ed i quattro formano i Brokenspeakers. Parallelamente, perĆ², Coez comincia la sua carriera da solista scrivendo testi nei quali evidenzia tematiche relative al disagio giovanile, ad amori difficili e a situazioni complicate che rispecchiano la sua generazione. Tale percorso culmina nel 2009 con l’uscita del suo primo lavoro da solista: “Figli di Nessuno”. Le sue preferenze musicali cadono su Oasis e Blur, anche se il suo genere musicale affonda le radici nell’hip hop e nel rap.

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Coez solista

Al successo del suo primo progetto se ne aggiungono ben presto molti altri e la sua evoluzione artistica lo porta ad avvicinarsi all’elettronica con il “Fenomeno Mixtape” e la realizzazione, nel 2011, di una collaborazione artistica con Sine. Con lui incide il brano “E invece no”, che in pochissime settimane conquista tutti i social network e YouTube, con migliaia di visualizzazioni.

Solo un anno dopo, nel 2012 Coez inizia a collaborare con Riccardo Sinigallia dando vita ad un nuovo progetto discografico che esce nel 2013: l’album “Non erano fiori”. Grazie all’unione di queste due professionalitĆ  ed esperienze differenti nasce un lavoro importante, che regala intense emozioni e sa coniugare perfettamente musica e parole, lanciando un artista rap in un contesto molto piĆ¹ ampio, permettendogli di crescere personalmente ed artisticamente.

Nel 2014 collabora con MadMan e Gemitaiz alla realizzazione di “Instagrammo”, che diventa un successo estivo. Lavora poi al brano “A volte esagero” con Marracash; tutto ciĆ² contribuisce all’organizzazione di un grande concerto alla fine dell’anno che registra subito il sold out.

La seconda metĆ  degli anni 2010

Il successo di Coez ĆØ solo agli inizi. Nel 2015, infatti, con l’album “Niente che non va” per la Carosello Records/Undamento, balza subito al secondo posto dei dischi piĆ¹ venduti. Il brano “La rabbia dei secondi” ĆØ fra quelli piĆ¹ mandati in onda dalle principali radio italiane. Naturalmente cresce parallelamente anche la sua popolaritĆ  sui social con numeri da capogiro: i suoi video totalizzano oltre 30 milioni di visualizzazioni, senza considerare i migliaia di ascolti tramite Spotify ed i follower in continua crescita.

Nel 2017 Coez porta in giro per l’Italia il concerto “From the Rooftop” con ben 17 date in un solo mese. Nel maggio dello stesso anno esce il suo quarto album: “Faccio un Casino”. Realizzato con NiccolĆ² Contessa e Sine, gli vale un disco di platino per il brano omonimo e tre dischi d’oro per altri tre brani contenuti nell’album.

Le frasi piĆ¹ belle di Coez

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Ecco le piĆ¹ belle e significative frasi e citazioni tratte dai testi delle canzoni di Coez.

Da ragazzino passavo il tempo a salutare gli aeroplani, perso nel cielo anche io.
Aeroplani

Mi sento vivo soltanto quando intorno a me cā€™ĆØ tanto rumore.
Aeroplani

Bella come il sole, stronza come il mondo.
Ali sporche

Non credo al matrimonio in generale: in generale basta che mi vuoi bene.
Catene

CiĆ² che ĆØ a terra ormai non puĆ² cadere.
Ciao

Ogni errore lā€™ho sempre pagato, anche se non era mio.
Con le tasche leggere

Ti prego, dimmi cosa mi manchi a fare, tanto mi mancheresti lo stesso.
Cosa mi manchi a fare

ƈ come se fossimo bambini, come se fossimo destini che si corrono accanto.
Domenica

Stringi la giornata fra le dita, chĆ© tra poco ĆØ giĆ  finita: cosƬ ĆØ la vita.
Domenica

Le finestre hanno tutte gli occhi, ma nessuno parla.
Dove finiscono le favole

Non lo so come mai se mi guardo allo specchio non mi riconosco piĆ¹: nella stanza mia danza uno spettro.
Dramma nero

Ha un fascino piĆ¹ forte tutto ciĆ² che puĆ² finire.
ƈ sempre bello

Capisci i sentimenti quando te li fanno a pezzi: ĆØ bello rimettere insieme i pezzi, vedere che alla fine stanno in piedi anche da soli.
ƈ sempre bello

Amami o faccio un casino.
Faccio un casino

Sono partito senza salutare e senza fare il biglietto, e in fondo cosa avrei dovuto fare? Boh, forse lasciare un biglietto.
Faccio un casino

Scrivo per sedare ogni mio demone.
Forever Alone

Assaggi il fallimento in bocca, sa di pavimento e sale.
Fuori di me

Grazie per tutti i buoni consigli: posso sbagliare da me.
Hangover

Sei un inguaribile romantica, un poā€™ isterica, perĆ² simpatica, certo unica.
Incredibile romantica

Vorrei vederti vestita di niente, scriverti addosso che sei mia per sempre.
Jet

Mi perdo dentro lā€™iride degli occhi piĆ¹ belli che abbia mai visto.
Jet

Scusa se non parlo abbastanza, ma ho una scuola di danza nello stomaco.
La musica non cā€™ĆØ

Vorrei farti cento cose ma non so da dove iniziareā€¦ ti vorrei iniziare.
La musica non cā€™ĆØ

La libertĆ  spaventa quando ĆØ troppa, e la cerchiamo dentro le prigioni, e ci fidiamo delle religioni, ci trasformiamo da aquile in piccioni.
La strada ĆØ mia

Per tutte le cose che non so dire, mentirĆ².
La tua canzone

ƈ un mondo fatto per due, come le confezioni dello yogurt.
Le luci della cittĆ 

Mi chiedevo: se salto nel vuoto, vieni con me?
Le luci della cittĆ 

Tā€™ho fatto da ombrello, adesso che il tempo sā€™ĆØ fatto piĆ¹ bello non ti servirĆ².
Le parole piĆ¹ grandi

La mia generazione va al mare, la mia generazione palmare e, mentre tutto quanto va male, qualcuno si sta sforzando dā€™amare.
Mille fogli

Il diavolo veste dā€™ombretto celeste e a volte cola via con una lacrima.
Niente di che

Camminami sul cuore e facci il *** che vuoi.
Niente di che

Fra le lenzuola marchiate dai tuoi profumi hai lasciato andare in frantumi tutti quanti i clichƩ.
Parquet

La mia musica vola, ma se la spegni muore.
Siamo morti insieme

La carne ĆØ debole: la mia sƬ, la tua morbida.
Taciturnal

Voliamo via, ma via dove? PiĆ¹ andiamo avanti, piĆ¹ siamo persone sole.
Testa uragano

Bicchiere mezzo pieno, ne ho giĆ  bevuti tre, mi chiedo adesso con chi brinderai.
Ti sposerai

Come una stella ho imparato a stare solo.
Un sorso dā€™ipa

Abbiamo trasformato merda in rock ā€˜nā€™roll.
Un sorso dā€™ipa

E io pensavo che stai cosƬ bene con gli occhiali, e non la smetto piĆ¹ di pensarti con le mani.
Vai con Dio

La mia ĆØ vita la mia ĆØ vita, che vuoi che dica se con me non si ĆØ mai smentita.
Verso altri lidi

So che vuoi solo andartene da qua, da questo vuoto che uccide, da questo spicchio di realtĆ  dove nessuno sorride.
Vorrei portarti via

Vorrei portarti via, via da te, ma non lo so dove sto andando, sai.
Vorrei portarti via

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