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Le frasi piĆ¹ belle tratte dal Diario di Anna Frank: citazioni e aforismi

Quali sono le frasi piĆ¹ belle tratte dal Diario di Anna Frank? Annelies "Anne" Marie Frank nacque il 12 giugno 1929: ecco le citazioni e aforismi

Quali sono le frasi piĆ¹ belle tratte dal Diario di Anna Frank? Annelies “Anne” Marie Frank nacque il 12 giugno 1929 a Francoforte da una famiglia ebrea. A seguito della salita al potere di Hitler e in un crescente clima antisemita, il padre decise di emigrare in Olanda, facendo tappa ad Amsterdam. In fuga dalla persecuzione nazista degli ebrei, la famiglia si nascose per due anni. Durante questo periodo, Anna Frank scrisse delle sue esperienze e desideri su di un diario, narrando gli eventi che si susseguirono dal 12 giugno 1942 fino al 1 agosto 1944. Aveva 15 anni quando lei e la sua famiglia furono catturati e caricati su un treno merci con destinazione Auschwitz. Da lƬ Anna fu deportata altrove. Dopo la pubblicazione del suo diario, ad opera del padre – unico dei clandestini sopravvissuti alla deportazione – Anne Frank divenne il simbolo di tutti i bambini vittime dell’Olocausto.


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Ecco le frasi piĆ¹ belle tratte dal Diario di Anna Frank

  • Pensa a tutta la bellezza ancora intorno a te e sii felice.
  • La veritĆ  ĆØ tanto piĆ¹ difficile da sentire quanto piĆ¹ a lungo la si ĆØ taciuta.
  • Chi ĆØ felice farĆ  felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarĆ  mai sopraffatto dalla sventura.
  • ƈ un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perchĆ© esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perchĆ© continuo a credere nell’intima bontĆ  dell’uomo.
  • Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciĆ² che v’ĆØ stato di buono e di cattivo nella loro condotta!
  • Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.
  • Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilitĆ  ĆØ soltanto sua; se un ebreo compie una cattiva azione, la colpa ricade su tutti gli ebrei


  • Sono felice di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme.
    Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni! PerciĆ² finisco sempre col ritornare al mio diario, ĆØ il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo, perchĆ© Kitty ĆØ sempre paziente; le prometterĆ² che nonostante tutto continuerĆ² a fare la mia strada e a inghiottire le mie lacrime.
  • Trovo meraviglioso quello che mi succede, e non soltanto quello che ĆØ visibile all’esterno del mio corpo, ma quello che vi si compie internamente. Appunto perchĆ© non parlo mai con nessuno di me e di queste cose, ne parlo con me stessa.
  • VenerdƬ 12 giugno ero giĆ  sveglia alle sei: si capisce, era il mio compleanno! Ma alle sei non mi era consentito d’alzarmi, e cosƬ dovetti frenare la mia curiositĆ  fino alle sei e tre quarti. Allora non potei piĆ¹ tenermi e andai in camera da pranzo, dove Moortje, il gatto, mi diede il benvenuto strusciandomi addosso la testolina.
  • Non ĆØ una mia fantasia che la vista del cielo, delle nubi, della luna e delle stelle mi renda tranquilla e paziente. ƈ una medicina migliore della valeriana o del bromuro. La natura mi rende umile e pronta ad affrontare valorosamente ogni avversitĆ .


  • Gli anziani hanno un’opinione su tutto, e nella vita non esitano piĆ¹ prima di agire.
  • Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciĆ² che v’ĆØ stato di buono e di cattivo nella loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti, ed ĆØ probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato.
  • A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo ĆØ annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della veritĆ , della giustizia e di Dio.
  • Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perchĆ© non a tutti ĆØ dato credere a cose sopraterrene.
  • Non ĆØ neppure necessario credere alla punizione dopo la morte; il purgatorio, l’inferno e il paradiso sono cose che molti possono non ammettere; perĆ² una religione, non importa quale essa sia, mette l’uomo sulla buona strada. Non si tratta di temere Iddio, ma di tener alto il proprio onore e la propria coscienza.
  • La natura ĆØ davvero l’unica cosa che non tollera surrogati.


  • Molti trovano bella la natura, molti dormono qualche volta all’aria aperta, molti, nelle prigioni o negli ospedali, sospirano il giorno in cui, liberi, potranno nuovamente godere la natura, ma pochi sono, come noi, chiusi colla loro nostalgia e isolati da ciĆ² che ĆØ patrimonio sia del povero che del ricco.
  • Per chi ha paura, o si sente incompreso e infelice, il miglior rimedio ĆØ andar fuori all’aperto, in un luogo dove egli sia completamente solo, solo col cielo, la natura e Dio. Soltanto allora, infatti, soltanto allora si sente che tutto ĆØ come deve essere, e che Dio vuol vedere gli uomini felici nella semplice bellezza della natura. FinchĆ© ciĆ² esiste, ed esisterĆ  sempre, io so che in qualunque circostanza c’ĆØ un conforto per ogni dolore. E credo fermamente che ogni afflizione puĆ² essere molto lenita dalla natura.


  • C’ĆØ negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all’assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l’umanitĆ , senza eccezioni, non avrĆ  subĆ­to una grande metamorfosi, la guerra imperverserĆ : tutto ciĆ² che ĆØ stato ricostruito o coltivato sarĆ  distrutto e rovinato di nuovo; e si dovrĆ  ricominciare da capo.

Chi era Anna Frank

Annelies Marie Frank, detta Anne, chiamata Anna Frank in italiano, ĆØ stata una giovane ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti, e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.

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