Cronaca

Fuma cannabis e si mette alla guida violando il nuovo Codice della Strada: l’autodenuncia del segretario dei Radicali Italiani Filippo Blengino

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Filippo Blengino - Foto di Open

Fuma cannabis e si mette alla guida, violando il nuovo Codice della Strada: l’autodenuncia alla polizia del segretario dei Radicali Italiani Filippo Blengino. Il segretario dei Radicali Italiani ha scelto di opporsi al nuovo Codice della Strada, che prevede che il ritiro della patente per chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti non dipenda più da uno stato di alterazione psicofisica, ma da un semplice test positivo.

Fuma cannabis e si mette alla guida: l’autodenuncia di Filippo Blengino

Secondo le nuove normative, un test positivo, anche a distanza di giorni dall’assunzione, può portare al ritiro della patente. Così, Filippo Blengino ha deciso di sfidare la legge. Sabato ha fumato cannabis e lunedì si è messo al volante, per poi autodenunciarsi alla polizia. Il segretario dei Radicali Italiani ha scelto di opporsi al nuovo Codice della Strada, che prevede che il ritiro della patente per chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti non dipenda più da uno stato di alterazione psicofisica, ma da un semplice test positivo. Tuttavia, nel caso della cannabis, i test possono risultare positivi anche giorni dopo il consumo, penalizzando così il conducente che, pur essendo lucido al momento della guida, si sottopone al test.

«Che tu sia lucido o meno, ti ritirerò la patente e non la riavrai per tre anni», ha sintetizzato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante la presentazione della nuova norma nel Codice della Strada, il cui obiettivo dichiarato è la salvaguardia della vita. Tuttavia, esperti sostengono che tale risultato non sarà raggiunto.

Cannabis e Codice della Strada: la questione della legittimità costituzionale

«Voglio autodenunciarmi. Sto infrangendo il Codice della Strada», afferma Blengino in un video condiviso sul suo profilo Instagram, mentre viene fermato dalla polizia. «Con il nuovo Codice della Strada voluto da Matteo Salvini, rischio un anno di carcere, 6 mila euro di multa e tre anni senza patente».

Sabato sera ho fumato, e stamattina ho deciso di mettermi alla guida. Nonostante sia completamente lucido, risulto ancora positivo al test per il THC». Nel video, il presidente di Radicali Italiani, Matteo Hallissey, interviene spiegando che «nelle aule dei tribunali chiederemo di sollevare la questione di legittimità costituzionale» riguardo a una norma che «deve essere revocata al più presto».

Cannabis e Codice della Strada: «Da illecito a reato»

La questione di legittimità costituzionale era già stata sollevata dalle associazioni antiproibizioniste, che contestano la norma poiché, a loro avviso, trasforma in modo inappropriato un illecito amministrativo (il consumo di cannabis per uso personale) in un reato, senza che ci sia un fatto concreto e tangibile (la guida in stato di alterazione), requisito essenziale per definire un reato secondo l’ordinamento giuridico italiano. Negli ultimi giorni, anche Vasco Rossi ha espresso le sue critiche nei confronti del nuovo Codice della Strada, avviando un scambio di opinioni sui social con Salvini. In seguito a questo confronto, il ministro ha affermato che verranno considerate eccezioni «caso per caso» per coloro che utilizzano cannabis terapeutica, ma ha ribadito che ci sarà «tolleranza zero» per chi fa uso di sostanze per sballarsi.

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