Con l’arrivo del Capodanno è fondamentare ricordare che per cani e gatti c’è un pericolo salutare a causa dei fuochi d’artificio che li spaventano: ecco cosa consiglia di fare il veterinario Alessandro Benvenuti, specializzato in Medicina e Nutrizione integrata e Medicina comportamentale, nonché membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione Artoi.
Fuochi di Capodanno: un pericolo per cani e gatti, cosa consiglia il veterinario
Con l’arrivo del Capodanno e dei festeggiamenti, è fondamentale non dimenticare il benessere di cani e gatti, che spesso soffrono a causa dei botti della notte di San Silvestro. Sempre più italiani scelgono di festeggiare in modo da rispettare gli animali. Ad esempio, il Comune di Roma ha organizzato celebrazioni di Capodanno senza fuochi d’artificio, con l’obiettivo di proteggere i nostri amici a quattro zampe. Ma come possiamo proteggerli? Abbiamo chiesto consiglio ad Alessandro Benvenuti, medico veterinario specializzato in Medicina e Nutrizione integrata e Medicina comportamentale, nonché membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione Artoi.
Perché i fuochi d’artificio disturbano cani e gatti?
Cani e gatti possiedono un udito molto più sviluppato e sensibile rispetto agli esseri umani. Pertanto, i rumori che per noi possono sembrare innocui, per loro possono risultare estremamente fastidiosi. Secondo le testimonianze dei miei clienti, circa il 40-50% dei proprietari riporta di avere problemi legati a questo fenomeno durante il Capodanno. I botti possono generare stress nei loro animali, quindi è fondamentale prestare attenzione. È essenziale lavorare sulla prevenzione e preparare adeguatamente gli animali a queste situazioni.
Come prevenire
Innanzitutto, è fondamentale pianificare. È consigliabile discutere della situazione con il proprio veterinario di fiducia, preferibilmente uno specializzato in comportamento animale. Un’altra opzione che suggerisco è l’uso di sostanze. Esistono farmaci chimici che possono aiutare a gestire ansia e paura (psicofarmaci), ma personalmente, essendo anche esperto in medicina naturale, raccomando rimedi naturali come i fitoterapici o la floriterapia. I fiori di Bach o i fiori australiani, somministrati con qualche giorno di anticipo, idealmente almeno una settimana prima, possono preparare l’animale in modo ottimale.
Esistono anche prodotti come alcuni mangimi complementari, realizzati con sostanze derivate da specifiche proteine del latte. Questi mangimi hanno la capacità di calmare l’animale, agendo sull’asse intestino-cervello e migliorando l’assorbimento, oltre a stimolare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina. È importante ricordare che la maggior parte dei neurotrasmettitori viene prodotta nell’intestino. Pertanto, un’alimentazione adeguata può contribuire a un maggiore benessere. Non esiste una persona ansiosa che non abbia problemi gastrointestinali, e lo stesso vale per gli animali.
Cosa fare la sera di Capodanno
È fondamentale creare un ambiente sereno per il tuo animale, un rifugio che può essere una stanza tranquilla o una poltrona dove possa sentirsi al sicuro e rilassarsi. È consigliabile portarlo a fare una passeggiata durante le ore di luce, evitando di farlo la sera. Un altro aspetto importante è la possibilità di interagire con l’animale attraverso massaggi. Esiste una tecnica molto efficace chiamata Tellington Touch, che combina massaggi e l’uso di bende, e può avere un effetto calmante. Infine, durante la notte di Capodanno, è utile attenuare i rumori esterni con della musica.
Possiamo intervenire sulla prevenzione, come già accennato. La sera prima di uscire, è utile lasciare accesa la televisione o mettere della musica soft. Esistono anche brani musicali specifici, supportati da studi scientifici, che favoriscono il rilassamento.
I cani predisposti a crisi epilettiche o che hanno già manifestato episodi di epilessia sono particolarmente vulnerabili. Lo stesso vale per gli animali con patologie autoimmuni o problemi comportamentali. Questi fattori di stress possono chiaramente intensificare i disturbi. Inoltre, l’animale potrebbe manifestare perdite di urina o feci, e sviluppare comportamenti fobici o aggressivi, arrivando a danneggiare mobili o poltrone in reazione allo stress. È come se l’animale si trovasse all’improvviso in un contesto di guerra. Certamente, ogni anno si registrano numerosi casi di cani abbandonati o che scappano. Vorrei sottolineare l’importanza di avere un veterinario di fiducia e di far microchippare il proprio animale per l’iscrizione all’anagrafe canina. In caso di fuga, il microchip rappresenta un ottimo strumento per rintracciare il cane.