Cronaca

Covid, Galli avvisa: “Bisogna chiarire come vengono conteggiati i nuovi positivi”

Massimo Galli fa il punto sull’emergenza coronavirus in Italia. Il primario infettivologo dell’ospedale Sacco-Università degli Studi di Milano, intervistato da Ettore Mautone per Il Mattino, ha commentato la situazione Covid in Italia analizzando anche quanto sta accadendo in Europa.

Galli sul coronavirus, Italia ad un bivio

“In Italia la prima cosa da chiarire è come vengono conteggiati i nuovi positivi e se siano automaticamente esclusi i tamponi di guarigione e quelli fatti per la seconda o terza volta a chi è già positivo. Va poi notato che facciamo molti meno tamponi degli altri paesi pur avendo molti focolai sparsi in giro per l’Italia e ormai anche al Sud. 

Abbiamo anche un discreto aumento dell’età media delle nuove diagnosi. Questo ci suggerisce purtroppo che il rientro di quelli che erano positivi per la maggior parte giovani e asintomatici ha purtroppo prodotto molte nuove infezioni nella cerchia familiare iniziando a colpire persone di età più elevata, più fragili e che dunque impegnano di più, e per più tempo, la rete assistenziale ospedaliera. Verosimilmente anche i rientri al lavoro hanno prodotto l’aumento dei contagi”.

I prossimi mesi in Italia

“Per il momento in Italia sembra che tutti i focolai siano stati individuati e circoscritti. L’Italia è l’unico Paese che ha fatto un lockdown particolarmente lungo e rigoroso. Ce ne siamo giovati ma il concetto di fondo è che questa drastica restrizione non è bastata a eliminare del tutto il virus del Paese. Abbiamo iniziato a registrare una serie di casi anche dopo l’apertura. Oggi la mia impressione è che l’Italia sia ad un bivio, potrebbe sia svoltare verso il bel tempo, cosa che tutti ci auguriamo, sia andare verso una realtà decisamente più problematica”.


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Il sito del Ministero della Salute

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