Inchiesta

Gianluigi Russo e il mistero della sua scomparsa

A distanza di nove anni dalla sua scomparsa, nessuna traccia di Gianluigi Russo, 25enne originario di Torelli di Mercogliano, uscito di casa il pomeriggio del 18 ottobre 2013 e scomparso nel nulla

A distanza di nove anni dalla sua scomparsa, nessuna traccia di Gianluigi Russo, 25enne originario di Torelli di Mercogliano, uscito di casa il pomeriggio del 18 ottobre 2013 e scomparso nel nulla.

Nulla si sa sulla sorte di Gianluigi Russo, per chi lo conosce Giggi, che dal 18 ottobre 2013 non ha fatto più ritorno a casa.

Siamo a Mercogliano, comune di circa 12.300 abitanti in provincia di Avellino.Gianluigi Russo,ha 25 anni, è alto 1,80cm, ha i capelli neri e gli occhi castani. Indossa una maglietta rossa a maniche lunghe di cotone e tuta blu con scarpe da ginnastica bianche. Guida una Hyundai grigio metallizzata, targata: DP 001 KT. Non si hanno più sue notizie

Chi è Gianluigi Russo?

GianLuigi Russo è un giovane di 25 anni, iscritto alla Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Salerno, a Fisciano. Oltre all’ingegneria informatica ha una grande passione per la Fisica, la Matematica e per lo sport. Chi lo conosce lo descrive così, non ha grilli per la testa, è bravo e si dedica allo studio, al lavoro e alla famiglia. Antonio Ambrosoli, lo zio di Gianluigi, parlando di lui dice che è una perla, un ragazzo serio, un ragazzo a posto. Giggi appena può va a lavorare con il papà Rocco, come piastrellista, nonostante sia un lavoro molto duro, perché vuole dare una mano anche economicamente in famiglia. Fa qualche lavoretto anche presso lo studio fotografico di un amico. Non è fidanzato Gianluigi perché dice di volersi prima “sistemare” e poi ci pensa, così risponde sorridendo a chi glielo chiede. Per qualche tempo fa nuoto e nell’ultimo periodo si iscrive in palestra. E’ un ragazzo educato e molto riservato, la sua vita orbita intorno all’amore per la famiglia e per la mamma Anna Iandolo, alla quale è legatissimo.

Ama sua madre tanto da dirle che non va via di casa finché non ha almeno 40 anni. E’ legatissimo anche ai suoi nipoti e a sua zia, Annamaria Coppola. Gianluigi ha tante capacità, vuole essere utile ed è sempre disponibile per la famiglia che adora e dalla quale è adorato. Non si sarebbe mai allontanato volontariamente abbandonando la mamma e non si sarebbe mai tolto la vita perché non è quel tipo di persona. La famiglia e gli amici ne sono convinti.

Cosa sappiamo di quel giorno

Siamo a Mercogliano, a pochi chilometri da Avellino.E’ venerdì 18 ottobre 2013.Gianluigi Russo verso mezzogiorno esce di casa con la sua auto Hyundai grigio metallizzata per andare a comprare il pane e le sigarette per la mamma. Compra il pane e si ferma ad una stazione di servizio, dove fa 20 euro di rifornimento. Sempre in zona, nelle vicinanze, si ferma al distributore di un Tabacchi e compra le sigarette per la mamma. Torna a casa, posa il pane e consegna le sigarette. Nel pomeriggio ha in programma di incontrarsi con l’amico Daniele Tanzi, per poi andare insieme in palestra alle ore 16:30. Mentre è a casa, Giggi, prima delle ore 16:00, riceve una telefonata da parte di un numero che non conosce e decide di non rispondere, ma poco dopo dice alla mamma Anna che esce solo per un attimo e che ritorna subito. Prende e porta con sé solo le chiavi della macchina e lascia a casa il cellulare, il portafoglio, i documenti, i soldi, le carte di credito, il borsone per lo sport e anche le chiavi di casa. Da questo momento di Gianluigi Russo non si sa più nulla. Solo la macchina, qualche giorno dopo viene ritrovata “intatta”, a circa 15 Km, parcheggiata a pochi passi dal cancello di entrata dell’ex base NATO di Campomaggiore, su Montevergine (AV).

Il mistero

I familiari di Gianluigi Russo, quel venerdì, pensando che possa trovarsi in palestra, non fanno subito caso agli effetti personali lasciati a casa, compreso il borsone per lo sport. Ma verso mezzanotte, non vedendolo rientrare e considerando che anche il suo cellulare è casa, sentono che qualcosa non va e iniziano subito a cercarlo. Nei giorni successivi, soprattutto dopo il ritrovamento della sua auto, si effettuano ricerche a tappeto in tutta la zona del partenio.La macchina viene ritrovata il 22 ottobre 2013, quattro giorni dopo la scomparsa di Gianluigi, grazie alla segnalazione di un’anziana signora, Anna Befà, la quale riferisce che suo nipote durante un escursione su Montevergine, ha notato quest’auto. Il nipote della signora Befà le riporta il numero di targa e dopo aver controllato la veridicità del fatto, la signora chiama subito i Carabinieri.Tutti gli sforzi fatti dalle persone della zona, dai conoscenti, dagli amici e fatti dalle diverse Forze di Soccorso e Ricerca impegnate, compreso Nuclei Specializzati e Attrezzati, non hanno portato a nessun risultato positivo.

L’unico risultato lo ha dato la Sezione Cinofila, la quale ha potuto verificare che i cani molecolari hanno fiutato le tracce di Gianluigi, nei boschi intorno a dove è stata ritrovata l’auto, in un’area di circa un chilometro quadrato, ma poi, anche i cani perdono qualsiasi traccia.

Dai rilevamenti scientifici effettuati nella macchia e nelle sue vicinanze, non emergono tracce di altri individui a parte quelle di Giggi. Quindi Giggi è solo in quel posto al momento della scomparsa. Da quanto riferiscono gli amici e i parenti, Gianluigi non frequenta quella zona e non la conosce bene. La mamma dice che al massimo c’è stato una, due volte. E’ scomparso in un’area “molto” particolare e anche se sono stati perlustrati tutti i posti, i punti, le cavità, i tunnel e le strutture del caso, quello resta un luogo pieno di misteri, a partire dal fatto che, senza fare dietrologia, ad oggi non si sà realmente come è strutturata, come è costruita nel suo intero.

Ci si può perdere nei sentieri dei boschi, come nei tunnel. In quel posto, ci sono ancora tante zone con divieto di accesso e con segnali di pericolo di intossicazione, avvelenamento dovuti ai materiali ricavati durante lo smantellamento della base. Quella è una base fantasma, della quale non si conosce proprio tutto. Un particolare che riferiscono la mamma e il papà di Giggi è che negli ultimi giorni esterna più del solito la sua affettuosità, con baci e abbracci. La mamma Anna riferisce di aver notato Gianluigi un po’ distratto, tanto da dovergli ripetere le cose, ma aggiunge anche che questo potrebbe essere dato dal fatto che nell’ultimo periodo Giggi soffre un po’d’ansia, di insonnia, forse legate all’asma.

Quello che proprio non si riesce a spiegare è perché e come sia potuto arrivare in quella zona da solo, parcheggiare con calma e modo la macchina, teoricamente avviarsi a piedi nei boschi nei dintorni della base e dopo circa un chilometro sparire come un fantasma, appunto. Nessun segno di colluttazioni nell’auto o nelle vicinanze, nessun oggetto, nessun indumento, nessun corpo, nessun elemento che collochi altre persone sul posto, niente di niente.

Le indagini

Dopo quasi 3 anni di indagini, coordinate dal Comando provinciale dei Carabinieri di Avellino, nel 2016, il caso di Gianluigi Russo viene archiviato dagli inquirenti come allontanamento volontario.

All’epoca dei fatti, sulle tracce di Gianluigi c’è anche il detective privato Sergio D’Amore che conduce un’indagine parallela insieme ad un pool di esperti. Dopo aver ascoltato alcuni conoscenti, dopo aver parlato con chi aveva incrociato Gianluigi prima della sua scomparsa, il detective si è convinto che Gianluigi è vivo.

È triste e cruda la realtà di non giungere sempre alla verità. Ma non è colpa di nessuno se per alcuni casi, non ci sono tracce o elementi sufficienti per permettere a chi indaga di ottenere risultati soddisfacenti o definitivi. La motivazione dell’archiviazione è l’allontanamento volontario e questo è quanto. Non si può mettere in dubbio o in discussione la decisione di un Tribunale, ma è vero anche che questo caso è coperto ancora da un velo di Mistero. Le risposte purtroppo non sono proprio soddisfacenti o assolute. Non ci sono prove inoppugnabili del fatto che Gianluigi si sia allontanato volontariamente. Non ci sono prove del fatto che è morto e non ci sono prove del fatto che è vivo. Gianluigi è Scomparso. Ci sono tante domande e la speranza di trovarlo. Ma per tutti questi motivi, questo caso fa parte a tutti gli effetti dei MIsteri Campani.

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