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Giardino: gli exterior designer premiano le pergole bioclimatiche

Le pergole bioclimatiche sono strutture per l'outdoor che consentono di ricreare uno spazio coperto per molteplici usi diversi, oltre a conferire al giardino uno stile unico

Le pergole bioclimatiche sono strutture per l’outdoor che consentono di ricreare uno spazio coperto per molteplici usi diversi, oltre a conferire al giardino uno stile unico.

La realizzazione si presta a notevoli personalizzazioni, al fine di renderla adeguata alle proprie necessità. La struttura, di base, è costituita da elementi verticali ben aderenti al terreno che sorreggono una tettoia, anche se la maggiore discriminante è rappresentata dal fatto che possa essere addossata a una facciata o indipendente, a isola.

Come sottolineano anche gli esperti di AKENA, azienda di riferimento nel settore, il prezzo di una pergola bioclimatica varia in base a diversi fattori, dalla tipologia di struttura ai materiali usati, fino agli optional richiesti.

Caratteristiche di base della pergola bioclimatica

Una pergola bioclimatica, come detto, può addossarsi a una parete della casa, tendenzialmente quella dove si trova l’entrata: ciò consente di rincasare con la pioggia avendo una tettoia coperta, di creare un’area di relax o anche dove mangiare in famiglia o tra amici. Il vantaggio si riscontra, in tal caso, anche all’interno dell’abitazione, in quanto la pergola contribuirà a bloccare l’eccessivo irraggiamento in estate, vento e aria fredda in inverno, permettendo quindi di risparmiare sull’accensione di eventuali stufe o condizionatori d’aria.

La pergola bioclimatica a isola, invece, presenterà quattro supporti al posto che due e sarà una “stanza” all’aperto chiudibile sui 4 lati, oltre che a livello superiore. In ogni caso, le lamelle che chiudono la tettoia possono essere retrattili o orientabili: le prime constano di pannelli di policarbonato che si aprono completamente o si richiudono a seconda che si voglia far entrare del tutto la luce o creare ombra. Le seconde, da chiuse, si possono orientare per lasciar filtrare la luce in parte. L’inclinazione va dai 90° fino ai 135° a seconda delle esigenze.

Optional di una pergola bioclimatica

Resistenti alle intemperie, atte a regolare la luminosità e in parte anche la temperatura, le pergole bioclimatiche possono lasciar defluire l’acqua della pioggia attraverso grondaie montate appositamente.

Questa peculiarità consente di godere di uno spazio esterno abitabile anche in condizioni di maltempo e, qualora si desidera proteggersi ulteriormente, dal vento come dal sole, si possono montare tende in PVC o vetrate. Le tende in PVC sono di norma motorizzate e si possono chiudere al fine di offrire un riparo sia alla struttura interna che a chi la occupa. Le vetrate, di contro, possono proteggere ma lasciando filtrare la luce, ricreando, in caso di pioggia, anche un’atmosfera peculiare e suggestiva. In vetro si realizza spesso anche parte della tettoia, magari qualora si desideri avere sempre una fonte luminosa dall’alto.

Altro elemento che si può aggiungere alla pergola bioclimatica è l’illuminazione artificiale, conferita da luci al LED che sono performanti e garantiscono il risparmio energetico. Questi faretti hanno spesso la funzione dimmer per regolare anche l’intensità della luce, così da poter decidere se accenderle per una cena, per leggere un libro di sera o solo per rilassarsi all’aperto.

Infine, laddove l’esigenza sia quella di creare una pergola al di sotto di un balcone, per esempio, si possono scegliere modelli più ampi che si adattino anche a questa peculiarità. In questo caso, i pali che sorreggono la struttura si presenteranno sfalsati e la tettoia sarà più sporgente per offrire una copertura idonea.

In ogni caso, si può concordare con l’azienda che pone in opera la pergola bioclimatica se rendere le lamelle visibili o meno quando aperte, ma anche che tipo di cornice creare e quali colori impiegare per l’intera struttura.

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