Cronaca

Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada

Oggi, 21 novembre, terza domenica del mese, si celebra la Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada

Oggi, 21 novembre, terza domenica del mese, si celebra la Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada. I dati Istat per le vittime di incidenti stradali e il trattamento sanzionatorio destinato ai colpevoli.

 

Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada

L’aumento delle “vittime della strada” ha reso necessario l’inasprimento del trattamento sanzionatorio da destinarsi a colui che, in violazione delle norme del codice della Strada, cagioni colposamente la morte di una persona. Tale fattispecie era già prevista dal Codice penale, benché punita a titolo di omicidio colposo aggravato. Il legislatore ha provveduto, disciplinando in via autonoma il reato di omicidio stradale ed innalzando i limiti edittali della pena. Il reato in questione è un reato comune, di danno, a natura colposa, posto a tutela della vita umana. Previsto il raddoppio dei termini di prescrizione.

Le varie fattispecie di omicidio stradale

L’art.589 bis, comma 1, del Codice penale prevede una ipotesi base di omicidio stradale, punita con la reclusione da 2 a 7 anni. La seconda ipotesi, prevista dal comma 4, punisce con la reclusione da 5 a 10 anni, nei casi di  guida imprudentemente pericolosa o in stato di ebrezza non superiore a 0,5 g/l. La terza ipotesi, prevista dal comma 2, punisce con la reclusione da 8 a 12 anni, la morte stradale cagionata dal conducente di “veicolo a motore”: in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/ o di alterazione psico-fisica “conseguente all’assunzione” di sostanze stupefacenti o psicotrope. Il comma 6 dell’art. 589-bis c.p., reca un’aggravante se il fatto di cui ai commi precedenti è commesso da conducente non munito di patente o a cui sia stata sospesa o revocata.

 

Aggravante a effetto speciale

Il nuovo articolo 589-ter del Codice penale introduce invece un’aggravante a effetto speciale, in virtù della quale se a seguito dell’omicidio stradale il conducente si dà alla fuga, la pena non può essere inferiore a 5 anni.

Responsabilità degli Enti

L’art. 14 del Codice della Strada prescrive che gli enti proprietari o concessionari delle strade devono provvedere:

  • alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, nonché delle attrezzature, impianti e servizi;
  •  al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze;
  •  alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta.

Ne deriva che possono essere chiamati a rispondere del reato in questione.

Dati Istat

I dati Aci-lstat presentano dal 2011 al 2019 numeri agghiaccianti sulla strage stradale e una situazione stagnante: in 9 anni le vittime in Italia sono state 30.875, con una media sempre superiore a 3.000 l’anno, con 9 morti al giorno. I feriti 2.292.153, con una media di 254.683 l’anno di  cui  18.000 con invalidità grave , con circa 697 feriti al giorno compresi gli invalidi permanenti. Nel 2020, sulle strade italiane, si sono registrati 118.298 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 2.395 decessi e 159.248 feriti. In media, rispettivamente, 324 incidenti, 6,5 morti e 436 feriti ogni giorno.
Le statistiche provinciali, elaborate da ACI e Istat, mostrano una situazione fortemente condizionata dal lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19.

Avv. Loredana Trotta

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