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Giorni della merla 2023: leggenda, filastrocca e perché si chiamano così

Iniziano i giorni della merla 2023: un periodo di tre giorni, da domenica 29 a martedì 31 gennaio in cui, secondo la tradizione, le temperature in Italia saranno basse come non mai. Ma perché si chiamano così, qual è il significato secondo la leggenda e la filastrocca? Scopriamolo insieme.

Giorni della merla 2023: perché si chiamano così

I cosiddetti giorni della merla sono gli ultimi tre giorni di Gennaio (29, 30 e 31). Secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Le statistiche meteorologiche disponibili dicono che dopo la prima decade di gennaio in realtà si osserva una tendenza all’aumento della temperatura.

Ma perché si chiamano tre giorni della merla? La leggenda cita che ci fu un gennaio particolarmente mite e in quegli anni i merli erano di colore bianco. Infatti sbeffeggiavano gennaio per il fatto che l’inverno stesse finendo senza che ci fosse stato un gran gelo.

Cosa dice la leggenda dei giorni della merla

Sono diverse le leggende della merla che fanno parte del folklore italiano e ha le sue radici nel mito di Demetra e Persefone. I “giorni della merla” sono il 29, 30 e 31 gennaio, tre giorni in cui Gennaio o l’Inverno, rappresentati nella cultura rinascimentale dalla figura dell’Appennino o vecchio, scatena la sua ira contro la merla con pioggia, nevicate e vento gelido.

La merla annuncerebbe l’arrivo della primavera in anticipo o in ritardo a seconda dell’attesa che essa lascia in quei tre giorni detti appunto “giorni della merla” e/o a seconda che quei giorni siano miti o veramente freddi: se in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l’inverno durerà ancora a lungo; se invece farà molto freddo, l’inverno non tarderà ad arrivare e finirà presto.

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I giorni della Merla

La filastrocca e il proverbio dei giorni della merla

I giorni della merla hanno ispirato proverbi e filastrocche. Il proverbio più famoso recita:

Se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo

Diverse, invece, le filastrocche relative al periodo più bello dell’anno. Eccone alcune:

Oh che freddo! Oh che gelo!
Vento forte e nubi in cielo!
La pozzanghera è ghiacciata,
la grondaia si è gelata!

Indossiam sciarpe e cappelli,
bei maglioni e gran mantelli,
paraorecchie e poi giacconi
canottiere, calzettoni!

Ma ‘sto freddo non va via:
gela tutto, mamma mia!
Più pungente di una sberla:
sono i giorni della merla

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I giorni della Merla

Ascoltate, bambini, la leggenda dei tre giorni della merla.
Conservandola nel cuore come in uno scrigno una perla.
La leggenda vuole spiegare le origini
di un fatto suggestivo, affascinante o solo curioso;
perchè, l’inverno, per lunghi tratti mite nebbioso
negli ultimi tre giorni del nostro primo mese
di colpo si mostri rigidissimo e scortese.
Tanti anni fa i merli avevano un candido piumaggio
d’un bianco più lindo delle gemme a maggio;
ma, Gennaio, in quell’anno antico e lontano
con le temperature fredde si lascio prendere la mano;
così una merla trovò ricovero in un camino
con la sua folta nidiata dal bianco capino.
Il camino caldo e fuligginoso
in quei giorni di tormenta fu ricovero miracoloso;
quando la morsa del nuovo mese cessò
la merla e i pulcini verso il suo nido s’orientò
e il nuovo colore nero di pece più che cinerino
scorse la famigliola nello specchio d’un rivo.
Da allora i merli non sono più bianchi ma neri
e i tre giorni già detti, tra i più rigidi e severi

Forse lo sa già qualcuno…
sono i giorni della Merla
che a gennaio puoi vederla
aggirarsi tra i camini
nelle case coi bambini
con le mamme e le faccende,
con i nonni e le leggende.

Non dobbiamo mai scordare
che il gran freddo può tornare
anche se gennaio parte,
non mettiamo ancor da parte
i maglioni e i calzettoni
perché busseranno i tuoni
a portare neve e vento
sopra l’erba e sul cemento.

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