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Giorni della Merla 2022, che cosa sono e perché si chiamano così | Storia e tradizioni

Giorni della Merla 2022: quali sono | Che cosa sono i Giorni della Merla | Perché i Giorni della Merla sono i più freddi | Perché Giorni Merla si chiamano così

Manca poco per  i Giorni della Merla: ma che cosa sono? E perché si chiamano così? I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) oppure gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio. Sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Le statistiche meteorologiche disponibili dicono che dopo la prima decade di gennaio in realtà si osserva una tendenza all’aumento della temperatura.


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Cosa sono i Giorni della Merla?

L’origine della locuzione “i giorni della merla (o Merla)” non è ben chiara. Ad esempio Sebastiano Pauli pubblica nel 1740 due ipotesi di spiegazione:

“I giorni della Merla” in significazione di giorni freddissimi. L’origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s’aspettò l’occasione di questi giorni: ne’ quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all’altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sopra il fiume gelato”.

Secondo una versione più elaborata della leggenda, una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni, la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni.


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Perché i giorni della Merla sono i più freddi dell’anno

L’ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio se ne risentì così tanto che chiese in prestito tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa della fuliggine del camino, e così essa rimase per sempre con le piume nere.

Secondo altre tradizioni la spiegazione della locuzione deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri. La leggenda, infatti, vuole giustificare in maniera favolistica il forte dimorfismo sessuale che si osserva nella livrea del merlo, che è bruna (becco incluso) nelle femmine, mentre è nera brillante (con becco giallo-arancione) nel maschio.

Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

Le previsioni meteo per i Giorni della Merla 2022

giorni della merla (per tradizione: 29, 30 e 31 gennaio) ed altre “date clou” legate alla calendarizzazione della meteorologia, soventemente, non soddisfano le attese. Molto spesso invece, tali ricorrenze o proverbi, vengono smentiti da condizioni meteorologiche diametralmente opposte. La causa di ciò, è da ricercare nella definizione stessa di atmosfera: essa è un sistema caotico e pertanto non si comporta allo stesso modo durante gli anni.

Il bacino del Mediterraneo, durante le ultime settimane è stato sede di una ben strutturata figura di alta pressione che ha caratterizzato le vicende meteorologiche anche sul nostro Paese. Giornate soleggiate, freddo pungente di notte ed al primo mattino, mitezza nelle ore diurne, foschie dense e nebbia nelle valli e sulle pianure, sole pieno in collina e sulle nostre montagne, condizioni meteo che si sono susseguite per giorni sulle nostre regioni, a sfavore delle nevicate, tanto attese in questo periodo dell’anno, ma sempre più latitanti.


 

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Cosa aspettarsi?

Un cambio di rotta, seppur temporaneo, è atteso durante il prossimo weekend, quando correnti fredde in arrivo dall’artico, faranno calare di diversi gradi le temperature, da nord a sud. Le nevicate si faranno ancora attendere: la massa d’aria in arrivo in seno ad una profonda saccatura, stazionerà perlopiù sul comparto orientale dell’Europa, interessando solo marginalmente le nostre regioni. Tale schema sinottico, si riproporrà anche durante la prossima settimana, quando l’Italia si troverà al confine tra il campo anticiclonico ad ovest ed il grande freddo ad est. Sul finire del mese, le odierne emissioni modellistiche, intravedono una maggiore ingerenza del freddo, specie sulle regioni del medio e basso versante adriatico e sulle regioni meridionali con possibili nevicate fino alle basse quote.

Come dice il proverbio della merla?

I Giorni della merla sono 29, 30 e 31 gennaio. Per la tradizione popolare, sarebbero i giorni più freddi dell’anno. Secondo un proverbio si dice che se i Giorni della merla saranno freddi, allora la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.


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Cosa succede se i giorni della Merla sono caldi?

Sempre secondo la tradizione un segnale per capire come sarà la primavera è: se i giorni della merla sono davvero freddi la primavera sarà splendente, se i giorni della merla sono caldi ci sarà una primavera che si farà attendere, fateci caso, spesso la cosa si verifica davvero.

La tradizione

Secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31) sono i giorni più freddi dell’anno: un detto popolare che non sarebbe però confermato dalle statistiche degli ultimi anni. Ma da dove viene il detto? Ci sono due versioni della leggenda. Nella prima protagonista della leggenda sarebbe una merla bianca che purtroppo non riusciva a recuperare cibo a causa del freddo del mese di gennaio. Così decise di fare scorta e l’anno dopo prese in giro gennaio, che per ripicca chiese tre giorni a febbraio e scatenò una bufera. Così la merla fu obbligata a nascondersi in un comignolo e diventò nera: da allora tutti i merli sono neri. Secondo la credenza popolare, se i giorni della merla sono freddi la primavera sarà bella e in anticipo, se sono caldi la primavera arriverà in ritardo.

la seconda versione

La seconda versione, ambientata a Milano, ha come protagonisti un merlo, una merla e i loro tre figlioletti. Erano venuti in città sul finire dell’estate e avevano sistemato il loro rifugio su un alto albero nel cortile di un palazzo situato in Porta Nuova e poi per l’inverno sotto una gronda, al riparo dalla neve che in quell’anno era particolarmente abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni così che il merlo volava da mattina a sera in cerca di cibo, che tuttavia scarseggiava sempre di più. Un giorno il merlo decise di volare ai confini di quella nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i figlioletti intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po’ di tepore. La tormenta tenne così lontano il merlo da casa per ben tre giorni (appunto gli ultimi tre di Gennaio). Quando tornò indietro, quasi non riconosceva più la consorte e i figlioletti erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo dì di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora i merli nacquero tutti neri; i merli bianchi diventarono un’eccezione di favola.

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