Cronaca

Il racconto della fidanzata di Giovanni Custodero “Nel nostro ultimo abbraccio ho sentito tutta la sua forza”

Il racconto della fidanzata di Giovanni Custodero, il 27enne affetto da sarcoma osseo, che aveva scelto di porre fine alla sua sofferenza con la sedazione profonda.

Gli ultimi giorni di Giovanni Custodero nel racconto della fidanzata

Luana e Giovanni si erano innamorati da giovanissimi, e questo amore è stata la forza per lui, fino agli ultimi istanti, quando, ormai, era sedato da giorni e si aspettava solo la fine.

Una decisione necessaria

La scelta di morire attraverso la sedazione profonda era scaturita a seguito della comunicazione dei medici che la sua malattia era ormai all’ultimo stadio. Era inutile prolungare ulteriormente il dolore, e così il 27enne aveva scelto l’unica via legale in Italia, dal momento che l’eutanasia nel nostro Paese non è concessa.

Un faro nel buio

Da quando la malattia lo aveva colpito, 4 anni fa, Giovanni Custodero aveva documentato il suo percorso sui social, ed era diventato la guida e l’esempio per molte persone nelle sue stesse condizioni, che lo contattavano costantemente per un consiglio, o una parola di conforto.

Un pensiero per lei anche in quei giorni

E lui c’era sempre, per tutti, ricorda Luana, e c’è stato anche per lei fino alla fine. La ragazza ha raccontato che nei giorni in cui il procedimento di sedazione era iniziato, lui ogni tanto apriva gli occhi e le mandava un bacio.

L’ultimo abbracio

Negli ultimi momenti, poi, l’abbraccio finale che, secondo quanto racconta Luana, è stato “di una forza pazzesca”. Ma è stato l’ultimo: pochi istanti dopo, infatti, quella forza è andata scemando lentamente e Giovanni si è lasciato andare per sempre.

La lettera della famiglia

Giovanni – raccontava la famiglia in una lettera – è un ragazzo come tanti, che nel 2015 all’età di 23 anni inizia ad avvertire un gonfiore alla caviglia sinistra, mentre giocava in qualità di portiere nella squadra di calcio a 5 del Cocoon di Fasano.

Dopo diversi mesi, gli viene consigliato di recarsi a Firenze e a marzo 2016 viene a conoscenza della dura realtà: è stato colpito da una rara forma di sarcoma osseo in stadio avanzato. Chiunque sarebbe crollato, ma lui no. Lui decide di amputare l’arto fin sotto il ginocchio, se questo significa poter continuare a vivere, e di lì inizia a godersi ogni momento con la sua famiglia, la fidanzata e gli amici”.

La storia di Giovanni

Giovanni, ex giocatore di Calcio a 5 del Fasano, combatteva con un sarcoma osseo da circa tre anni. Nel corso di questo tempo ha sempre trovato la forza per sorridere e raccontare sui social la sua storia. A dicembre però Giovanni aveva preso la dura decisione: “Non augurerei questa sofferenza neanche al mio peggior nemico, ma qualcuno doveva pur beccarsela”.

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