Cronaca

Emergenza covid in Italia, Conte a tutto campo “Io il bilancio lo farò alla fine”

Coronavirus, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervistato sul palco dal direttore di Affariitaliani.it Angelo Maria Perrino, a Ceglie Messapica, parla dell’emergenza in Italia e rivendica il suo operato “Cosa non rifarei? Non saprei dire una cosa in particolare. Anche i famosi Dpcm a monte avevano dei decreti legge e li abbiamo assunti sempre avendo alla base le valutazioni di tutti gli esperti, con grande condivisione di tutti i ministri e dei rappresentanti degli enti locali. Le decisioni le abbiamo sempre prese con grande ponderazione e responsabilità”.

L’intervento del premier Conte a Ceglie Messapica

Il premier Conte, intervistato dal direttore di Affariitaliani.it Angelo Maria Perrino a Ceglie Messapica, ha parlato dell’emergenza covid in Italia, all’indomani della pubblicazione dei verbali del Comitato Tecnico Scientifico

Vorrei ricordare che dopo il verbale del giorno 7 del Cts, quando il Cts si è convinto che ci voleva una misura più radicale per Alzano e Nembro è successo un fatto nuovo, che molti si sono recati da Nord a Sud. A quel punto abbiamo ritenuto fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud, che significava mettere in sicurezza il Paese. E di questo sono orgoglioso. 

Bilancio positivo

Conte non arretra e rivendica il suo operato in quei mesi difficili “Io il bilancio lo farò alla fine. Ma nelle ultime settimane il bilancio lo stanno facendo tanti quotidiani internazionali e mi sembra sia positivo. Ed è motivo di grande orgoglio. E se questo bilancio è positivo è merito di tutti voi. Il rispetto delle regole ci è costato molto ma se possiamo essere additati come modello per altri Paesi questo è un grande obiettivo”.

Disinformazione

“Si sono scritte e dette cose inesatte. Chiariamo bene le cose: voi immaginate cosa significava per gli scienziati elaborare proposte, analizzare dati e avere i riflettori della tv. Non avrebbero avuto tranquillità. Quando c’è un processo decisionale così delicato io rivendico che quei verbali restino riservati. Ma non significa secretati, non ho mai posto un segreto di Stato. E vi annuncio che sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”, ha continuato Conte.

Il vaccino

Il premier ha affrontato il tema del vaccino “Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c’è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quando presto? Mesi diciamo. Entro l’anno? Speriamo. Non ritengo che il vaccino debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”.

 

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