Curiosità

Gli easter egg di “Strappare lungo i bordi”, la serie animata di Zerocalcare

Tutte le curiosità che potreste non aver notato sulla serie più vista di Netflix

Strappare lungo i bordi è la nuove serie animata Netflix di Zerocalcare di cui tutti, al momento, stanno parlando: scopriamo tutti gli easter egg presenti all’interno. Strappare lungo i bordi non è solo una splendida serie sul disagio e i dubbi di una generazione, ma è anche un calderone di omaggi e rimandi all’opera di Zerocalcare e al mondo dei fumetti.

Zerocalcare, gli Easter Egg di Strappare lungo i bordi

Strappare Lungo i Bordi è pieno di rimandi e omaggi non solo all’opera di Michele Rech, ma anche del mondo del fumetto. La serie è senza dubbio uno degli show più chiacchierati di questi giorni e oggi è riuscito a battere Squid Game, diventando la serie più vista su Netflix. Ecco allora una lista di tutti gli easter egg e gli omaggi all’interno della serie.

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  • L’immagine che fa da sfondo allo smartphone di Zerocalcare è una vignetta di Maicol & Mirco, autore degli Scarabocchi. La vignetta in questione esclama: “Chi è felice è complice”. Maicol & Mirco ha poi pubblicato l’immagine in versione salvaschermo.
  • Nel primo e nel quinto episodio, fuori dal bar che frequenta Zerocalcare, c’è un poster con la scritta “Panini & Comix”, un possibile riferimento e gioco di parole con la casa editrice Panini Comics.
  • In una scena della prima puntata si intravede Cinghiale, l’amico di Zerocalcare con il chiodo fisso del sesso, tanto da ricondurre ogni consiglio di vita alla massima. All’apparenza il più scapestrato del gruppo, nei fumetti dell’autore Cinghiale evolverà negli anni in maniera inaspettata, finendo col mettere su famiglia.
  • Nella seconda puntata, Zerocalcare immagina di candidarsi come presidente degli Stati Uniti e uno dei poster della campagna recita “L’ultimo faggiano”, una parodia del titolo “L’ultimo intellettuale” con cui L’espresso si era rivolto al fumettista nel 2020.
  • Tra i ragazzini delle ripetizioni, compare fugacemente Blanka, un bambino a cui Zero faceva ripetizioni e che era comparso nei primi fumetti. Per proteggerne la riservatezza, il fumettista lo aveva disegnato con le fattezze di Blanka, il personaggio del videogioco Street Fighter. Blanka, fa il suo debutto in Pedagogia, in cui Zero già le suggeriva di vedere L’odio di Mathieu Kassovitz, film che ritorna anche in Strappare Lungo i Bordi, quando Zero lo presta a Ludovico Lucertolini.
  • In una scena del secondo episodio, in cui Zerocalcare è protagonista della metafora della caverna di Platone, compare un’anfora, opera di Exekias che ritrae Achille e Aiace impegnati in un gioco da tavolo. Il reperto si vede per pochissimo tempo ma è un esempio di come la produzione di Strappare Lungo I Bordi abbia seguito minuziosamente anche il dettaglio più “inutile”.
  • Il fumetto per bambini che Zerocalcare disegna per Alice, Il principe degli sgambetti, è un libro illustrato in forma di parodia che l’autore ha davvero scritto e disegnato da giovane.

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  • Nel terzo episodio, nelle scene ambientate ai tempi della scuola elementare, Zero parla con Corrado Persichetti, bullo della classe comparso in Un polpo alla gola.
  • Durante la scena della pizza “Stocazzo”,un’ipotetica pizza che Zerocalcare è tentato di assaggiare,, Zero immagina che la pizza sia così buona da essere stata servita all’ultima cena di Gesù. Tra i commensali, oltre ai dodici apostoli e alcuni personaggi già apparsi nella serie, appare il Panda, la coscienza cinica e spietata di Zerocalcare che ha esordito in Macerie prime.
  • Nella quinta puntata, in una scena di massa che immagina Zerocalcare, si scorge Katja, personaggio introdotto in Dodici e poi riapparso in Macerie prime, in cui la vediamo incastrata in una relazione insoddisfacente e con un forte desiderio di maternità.
  • In una scena in cui Zerocalcare parla della sua disponibilità ad aiutare i suoi amici, lo vediamo dare assistenza a Deprecabile, che nei fumetti è il fidanzato di Katja.
  • Il signore che, nel finale della sesta puntata, richiama  Zerocalcare e i suoi amici nella palestra, è Michele Foschini, co-fondatore di Bao Publishing, la casa editrice che pubblica i fumetti dell’autore. Foschini ha anche doppiato il personaggio, che nei titoli di coda è chiamato “Tizio”.

Alla commemorazione di Alice, tra la folla compare un ragazzo con una maglietta con la lettera K e una maschera da Panda. Si tratta di Giacomo Bevilacqua, amico di Zerocalcare e autore della serie A Panda piace… che su internet utilizza il nickname Keison22.

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