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Google Maps, apparsi insulti a Israele al posto dei nomi delle città

Perché su Google Maps sono apparsi insulti a Israele al posto dei nomi delle città? Non è di certo una novità: nel 2019 già il Wall Street Journal aveva individuato 11 milioni di attività commerciali inesistenti. Spesso i nomi fake vengono utilizzati come atti vandalici.

Google Maps, insulti a Israele al posto dei nomi delle città

“F**k Israele”, “Che Dio maledica la Gerusalemme di Israele”, La Palestina è libera, che Dio ci perdoni”: sono solo alcuni dei messaggi anti israeliani apparsi sulle mappe della frontiera tra Gaza e l’Egitto al posto dei veri nomi delle città.

Come inserire nomi falsi

Inserire dei nomi falsi su mappa è molto semplice: basta avere un account Google, i vandali digitali hanno sfruttato la funzionalità a disposizione che permette di creare e dare informazioni su attivitià commerciali e punti di riferimenti. Non ci sono prove comunque che i sistemi Google sono stati violati.

Ben Decker, CEO della società di analisi delle minacce online Memetica, ha spiegato: “Si tratta di vandalismo informatico, che affonda le sue origini nelle prime fasi di Internet, quando le comunità hackeravano e deturpavano i siti web”. “Il vandalismo informatico è molto più diffuso di quello del mondo reale, soprattutto quando si tratta di conflitti geopolitici, come quello tra Israele e Gaza, perché è un’azione che può essere fatta mantenendo l’anonimato”, ha affermato. Già nel 2019 il Wall Street Journal aveva individuato circa 11 milioni di attività commerciali inesistenti. Tra questi nomi di fattura italiana come le Officine Pietro Pacciani, la centrale di smaltimento bambini, il bar del dux o il locale Rosso pomodoro Comunista. “Su Google Maps, ci sforziamo di trovare il giusto equilibrio per aiutare le persone a trovare informazioni affidabili sui luoghi locali e ridurre contenuti imprecisi o fuorvianti. Abbiamo politiche chiare per i contributi degli utenti: stiamo esaminando e rimuovendo i contenuti che violano le politiche”.

“In risposta all’evolversi della situazione nella regione abbiamo temporaneamente disabilitato la possibilità di vedere le condizioni del traffico in tempo reale per tutelare la sicurezza delle comunità locali”, ha spiegato un portavoce di Google. “Chiunque si rechi verso un luogo specifico riceverà comunque percorsi e orari di arrivo stimati che tengono conto delle attuali condizioni del traffico.”

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