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Mario Draghi conferma Dario Franceschini anche nel nuovo Esecutivo: sarà Ministro della Cultura

Una conferma nel segno della continuità con il precedente Governo

Mario Draghi conferma Dario Franceschini anche nel nuovo Esecutivo: sarà Ministro della Cultura. Nei duri mesi della pandemia le sue decisioni sono state criticate aspramente, ma lui ha sempre tenuto il punto, arrivando a vietare la presenza del pubblico al prossimo Festival di Sanremo.

Dario Franceschini Ministro della Cultura

Dario Franceschini confermato ai Beni Culturali dopo l’esterienza con il Governo Conte II, per il quale ha ricoperto il ruolo dal 5 settembre 2019 e fino alle dimissioni del Premier. In precedenza aveva ricevuto lo stesso incarico, dal 2014 al 2018, nei governi Renzi e Gentiloni.

I precedenti incarichi

È stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nei governi D’Alema II e Amato II, ministro per i rapporti con il Parlamento e il coordinamento dell’attività di governo nel governo Letta e dal 22 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, prima nei governi Renzi e Gentiloni e poi nel governo Conte II.

L’esperienza nel PD

È stato vicesegretario e segretario nazionale del Partito Democratico, primo capogruppo dell’Ulivo alla Camera dei deputati dal 2006 al 2008 e successivamente capogruppo del PD dal 17 novembre 2009 al 19 marzo 2013.

I romanzi

Ha pubblicato cinque romanzi per Bompiani e La Nave di Teseo. Nelle vene quell’acqua d’argento e Daccapo sono stati tradotti in Francia per Gallimard.

La carriera da avvocato

Il padre Giorgio fu un partigiano cattolico e deputato per la Democrazia Cristiana durante la II Legislatura, dal 1953 al 1958. Laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Ferrara con una tesi in Storia delle Dottrine e delle Istituzioni politiche, ha pubblicato nel 1985 il libro Il Partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni e sullo stesso argomento ha partecipato a convegni e a varie pubblicazioni. Dal 1985 ha esercitato la libera professione come avvocato civilista cassazionista. È iscritto all’albo dei revisori contabilied è stato membro effettivo del collegio sindacale dell’Eni nei primi tre anni della privatizzazione. Dal 1985 al 1989 ha curato per il Formez il bimestrale Rassegna di documentazione legislativa regionale.

Laurea Honoris Causa

Il 16 maggio 2016 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Humane Letters dalla John Cabot University di Roma come “riconoscimento del suo importante contributo alla vita democratica del Paese e del suo impegno per la promozione del patrimonio artistico italiano”. È stato presidente dell’ente Palio di Ferrara ed in gioventù è stato uno sbandieratore della Contrada di Santa Maria in Vado.

Linfarto

L’8 marzo 2014, nel corso di una visita a Palmanova, viene ricoverato a causa di un infarto mentre si trovava nella caserma “Ederle”. Il bollettino ufficiale dell’ospedale riferirà, più tardi, che il ministro è stato colpito da una “sindrome coronarica acuta, trattata positivamente e tempestivamente”. Successivamente verrà trasferito all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.

 

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