Cronaca

Pensionato bergamasco trova il Green Pass del Seicento: serviva per spostarsi durante la Peste

Peste, il green pass del Seicento: la scoperta a Bergamo. Lo ha scoperto Gianpiero Crotti, un instancabile pensionato bergamasco

Il green pass esisteva già nel Seicento. Lo ha scoperto Gianpiero Crotti, un instancabile pensionato bergamasco che con l’aiuto dell’amico Valter Biella ha trovato un documento risalente alla peste del 1630 che colpì anche la Val Seriana.

Peste, il green pass del Seicento

Come riportato dal Corriere della Sera, Crotti ha spiegato: “Pochi giorni fa stavo pensando al green pass e a tutte le polemiche che c’erano e c’era qualcosa che mi ronzava in testa — racconta —. Poi ho pensato ad alcune ricerche che avevo fatto all’archivio di Stato di Venezia. E sono andato a cercare nel mio, di archivio”.

Crotti ha trovato un permesso firmato dal deputato di sanità Mario Morando (nei secoli successivi i Morandi sono stati molti, in alta Val Seriana). A chiederlo è stato tale Jacomo Algaroto, che voleva recarsi a Bergomo a piedi, e “si parte di questa valle gratia di nostro signore libera dal mal contagioso”.

Il meccanismo

Insomma, il viandante parte da una zona che è libera dalla peste e non rischia di portare altrove il contagio. Il documento lo descrive anche: di statura mediocre e con barba «rosa», dal dialetto, quindi «rossa», parte con «soij arme», sue armi.


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