Politica

Grillo: “Subito una legge sul salario minimo: è la nostra battaglia di civiltà”

Il post di Grillo dopo l'incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi

Dopo il vertice tra Conte e Draghi, Beppe Grillo si esprime proponendo una legge sul salario minimo. Il co-fondatore del Movimento 5 Stelle, in un post su Facebook parla della sua proposta. Il post è diretto a Palazzo Chigi.

Grillo propone una legge per garantire il salario minimo

Oggi, mercoledì 6 luglio, si è tenuto l’incontro tra Mario Draghi e Giuseppe Conte. Non è mancato il commento di Beppe Grillo, che in un post su Facebook suggerisce un a legge che introduca il salario minimo anche in Italia, imitando gran parte dei Paesi europei.

Il post su Fscebook

Sulla pagina del co-fondatore del Movimento pentastellato si legge: “Non possiamo più aspettare, c’è bisogno di una legge sul salario minimo, per ridurre le disuguaglianze e combattere la precarietà. Restituiamo dignità ai lavoratori, ora. È la nostra battaglia di civiltà!”.

Seguendo quanto fatto sapere da Palazzo Chigi dopo il vertice (I temi M5s in continuità con l’azione governativa), Grillo rilancia: “Da quattro anni i nostri portavoce lavorano per introdurla, e da quattro anni si scontrano con le altre forze politiche che minano di emendamenti la proposta di legge“, scrive Grillo.

Attualmente, ricorda, il salario minimo esiste in 21 Paesi su 27 dell’Unione europea. Non c’è nel nostro paese e in Danimarca, in Finlandia, Austria, Svezia e Cipro: “Si va dai 332 euro mensili della Bulgaria ai 2.257 euro mensili del Lussemburgo. E mentre i nostri vicini, Francia, Spagna e Germania (12 euro!) – osserva – hanno aumentato i salari per far fronte alla crisi, nel nostro paese gli stipendi sono sempre più da fame”.

La proposta targata M5s

In merito all’articolazione della proposta, Grillo, dopo aver dato una serie di dati sulla situazione italiana, scrive: “La proposta del M5s, a prima firma della nostra ex Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, è chiara: introdurre una sorta di test di “dignità” salariale, una soglia minima inderogabile fissata a 9 euro, e rafforzare la contrattazione collettiva “sana”, valorizzando contratti collettivi nazionali di lavoro cosiddetti “leader “, in modo da porre fine alla proliferazione dei cosiddetti CCNL pirata”.

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